(ANSA) - CASSOLA (VICENZA), 26 FEB - La canzone di Madonna
"Rain", ha risuonato oggi all'esterno della chiesa San Giuseppe
di Cassola (Vicenza) mentre il feretro arrivava sul sagrato, per
l'ultimo saluto a Stefano Gheller, il 51enne vicentino affetto
da una grave forma di distrofia muscolare e 'paladino' della
battaglia per il suicidio medicalmente assistito, deceduto nel
pomeriggio di giovedì 22 febbraio in seguito a complicazioni
legate a un ricovero.
Gheller è stato il primo veneto ad ottenere l'ok per la
procedura del suicidio assistito.
Le esequie sono state celebrate dal vescovo emerito di
Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, che ha ricordato come
Stefano amasse la vita. "La sua casa - ha spiegato Pizziol - era
un luogo di incontri, di confronti, di riflessioni. E con i suoi
interventi ci ha sollecitati a riflettere sul senso della vita e
della morte". In prima fila anche la sorella di Gheller,
Cristina, affetta dalla sua stessa malattia: "Ciao amore mio. Ti
prometto che cercherò di lottare per vivere una vita dignitosa e
libera come volevi tu". Presente anche il presidente del Veneto
Luca Zaia, da sempre al fianco nella battaglia di Gheller:
"Stefano non ha fatto politica, si è occupato della libertà.
Credo che abbia fatto quello che altri non hanno fatto e si sono
girati dall'altra parte", ha detto. (ANSA).
Zaia e Cappato a funerali di Stefano Gheller, paladino fine vita
Vescovo emerito, 'ci ha sollecitati sul senso di vita e morte'