Giusto a pochi giorni dalla visita del Papa in città, che celebrerà messa in piazza domenica 28, scatta un'allerta per il campanile di San Marco. Dalla cuspide della torre, rifatta dopo il crollo del 1902, si sono staccati alcuni frammenti di cemento armato, e sono state notate alcune crepe interne. Niente di preoccupante, e nessun rischio immediato, chiarisce subito la Procuratoria di San Marco, ma un segno "naturale" di consunzione per uno dei cementi armati più vecchi di Venezia, quello ultracentenario che rinforza la cuspide del campanile, e che per quei tempi era effettivamente all'avanguardia.
Così la Procuratoria, l'organismo che cura tutto il compendio marciano, basilica e campanile compresi, ha avviato dei controlli minuziosi. I timori sono legittimi, di fronte a un manufatto che ha oltrepassato i 100 anni di vita, e in un luogo, piazza San Marco, dove domenica prossima arriverà il Pontefice. A due passi dal campanile si stanno montando le strutture per il palco che ospiterà l'altare della messa, davanti alla facciata del museo Correr, che guarda la basilica patriarcale.
Sarebbero comunque solo "piccole screpolature" quelle notate sui tiranti interni della cuspide, e qualche frammento di calcestruzzo è saltato via. Non si è verificata alcuna caduta di materiale sulla piazza, ma solo all'interno del campanile, perché la cuspide all'esterno è rivestita di lastre di rame. Un'indagine specialistica sullo stato della cuspide è stata affidata a uno studio ingegneristico, nell'ambito della costante manutenzione del campanile; vi rientrano i monitoraggi sulle fondazioni della torre, che erano state rinforzate con inserimenti in titanio alcuni anni fa. Strumentazioni sofisticate sono state installate per misurare i movimenti del campanile.
Nessun vero allarme, quindi, ma il "paròn de casa", come viene soprannominato dai veneziani, resta sotto stretta sorveglianza. L'architetto Mario Piana, proto della Procuratoria di San Marco, ha detto che si punta a "raccogliere tutte le informazioni necessarie per progettare un intervento di consolidamento che metta al sicuro per altri 100 anni quel cemento armato realizzato all'inizio del Novecento". Un episodio simile, che quella volta aveva comportato la caduta di materiale in piazza, si era verificato nell'agosto di due anni fa, quando un violento temporale aveva fatto staccare pezzi di mattone rosso dai muri del campanile.
Una ricognizione fatta anche con l'uso di droni aveva escluso danni. Venezia intanto si prepara ad accogliere Papa Francesco, domenica 28 aprile. Nonostante il maltempo, il lavoro è proseguito giorno e notte in piazza San Marco, dove gli operai di Vela - la società partecipata del Comune a cui il Patriarcato ha affidato la gestione logistica della giornata - stanno predisponendo il palco e i maxi schermi, da cui i 9 mila fedeli potranno seguire la messa celebrata dal Pontefice, alle 11.
L'arrivo del Papa in laguna, però, è previsto intorno alle 8, quando l'elicottero vaticano atterrerà nel piazzale interno del carcere femminile della Giudecca. Qui Bergoglio incontrerà un'ottantina di detenute e gli artisti che hanno partecipato al padiglione della Santa Sede, ospitato nel carcere. Alle 10, Francesco incontrerà circa 1.500 giovani delle Diocesi del Triveneto nella basilica della Salute per poi attraversare, sulla papamobile, il ponte di barche predisposto per collegare la chiesa a piazza San Marco, dove celebrerà la messa. Dopo un momento di raccoglimento in forma privata davanti alle reliquie del Santo, nella basilica, il Papa alle 13 decollerà alla volta del Vaticano.
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