Veneto

Al via in Brasile la terza edizione di 'I love italian wine'

L'evento enologico farà tappa a Rio, San Paolo e Brasilia

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN PAOLO, 14 MAG - Numerosi tra i principali produttori di vino italiani parteciperanno in Brasile a "I Love Italian Wines", il più importante evento enologico italiano nel Paese sudamericano. La fiera sarà in tre città: a Rio de Janeiro il 20 maggio, a San Paolo il 22 maggio e a Brasilia il 24 maggio.
    Per Milena Del Grosso, direttrice per il Brasile dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane/Dipartimento per la promozione degli scambi dell'Ambasciata d'Italia (ITA Italian Trade Agency) - le piccole e medie imprese vitivinicole sono parte fondamentale della cultura enologica e gastronomica italiana. "Gli eventi danno ai brasiliani l'opportunità di entrare in contatto con i gioielli della viticoltura italiana, oltre che con i produttori più famosi. L'obiettivo è quello di ampliare l'accesso e la conoscenza del patrimonio vitivinicolo italiano, fornendo ai professionisti del settore vere scoperte enologiche", ha dichiarato.
    "I Love Italian Wines" è promosso dal ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale (Maeci) e dall'ICE Agenzia, in collaborazione con le fiere Wine South America e Vinitaly.
    Nelle tre tappe brasiliane saranno presentati a esperti, sommelier, importatori, catene di supermercati, empori, enoteche, bar, ristoranti e alberghi circa 350 vini provenienti da diverse uve e regioni.
    Secondo la direttrice dell'ICE l'obiettivo per il 2025 è aumentare il numero delle città che ospiteranno l'evento. Nel 2023, con 38,3 milioni di ettolitri e colpita dagli eventi climatici, l'Italia è stata il secondo Paese produttore di vino al mondo, dietro solo alla Francia, ma con ampio margine rispetto a concorrenti come Spagna, Cile, Argentina e Portogallo, secondo l'Organizzazione Vine e Internazionale del Vino (Oiv). L'Italia è ancora leader mondiale nell'export e nei vitigni autoctoni. Il Paese è il sesto tra i fornitori del Brasile. (ANSA).
   

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