Veneto

Danno erariale per due milioni di una società in house vicentina

Indagine su raccolta rifiuti, notificati 5 atti di citazione

Redazione Ansa

(ANSA) - VICENZA, 20 MAG - La guardia di Finanza di Vicenza ha inviato alla procura Regionale della Corte dei Conti di Venezia una relazione in merito ad un illecito da parte del vertice di una società in house, partecipata da numerosi Comuni dell'Alto-vicentino, responsabile della raccolta, recupero e trattamento di rifiuti che hanno causato un danno erariale da mancata entrata di circa 2 milioni e 200 mila euro.
    L'indagine dei finanzieri di Schio ha portato alla notifica di 5 citazioni in giudizio nei confronti del direttore e dei membri del Cda della società in house. Le 'fiamme gialle' hanno accertato che l'impresa a capitale pubblico non ha presentato alla Direzione Ambiente della Regione Veneto alcuna proposta di tariffa "al cancello" per il conferimento dei rifiuti, obbligo indicato all'atto del rilascio dell' autorizzazione Integrata Ambientale da parte del segretario regionale per l'Ambiente.
    Pertanto, la società ha applicato, dal 2011 al 2021, una tariffa di conferimento dei rifiuti "autodeterminata", in quanto mai sottoposta al vaglio degli organi competenti, insufficiente per coprire costi industriali e oneri fiscali, al mero fine di preservare esigenze di mercato e, di conseguenza, ponendosi in contrasto con il perseguimento dell'interesse pubblico. Secondo gli investigatori da un lato, le imprese private hanno beneficiato di costi di smaltimento rifiuti inferiori rispetto a quelli previsti dalla normativa di settore e, dall'altro, la copertura dei costi di funzionamento dell'impianto è stata fatta gravare sui cittadini. Per coprire i costi di funzionamento dell'impianto, difatti, i Comuni soci hanno dovuto sostenere uno sforzo economico maggiore che ha comportato un aumento della tassa comunale sui rifiuti per le imprese e le famiglie residenti nei municipi interessati. L'esito dei fatti è stato rimesso alla valutazione dell'autorità Contabile di Venezia che, ritenendo sussistenti i presupposti per la configurazione di una responsabilità amministrativo-contabile da danno erariale, nonché ravvisando la violazione di uno dei principi cardine degli affidamenti "in house" - ovvero il mancato perseguimento dell'interesse pubblico a vantaggio di operatori privati - ha disposto la notifica del provvedimento di citazione in giudizio nei confronti dei presunti responsabili, ove sono indicate le condotte contestate e il contributo causale fornito alla realizzazione del danno cagionato. (ANSA).
   

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