(ANSA) - VENEZIA, 29 MAG - Esperte nel settore della Scienza
della Conservazione del Patrimonio dell'Università Ca' Foscari
Venezia hanno siglato un accordo per lo studio e la
conservazione dei murales del progetto "The Wallà".
Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana partecipata
partito a maggio 2021 su iniziativa dell'associazione di
promozione sociale "Collettivo BocaVerta APS", in collaborazione
con il Comune di Riese Pio X (Treviso) e con il patrocinio della
Regione Veneto e della Provincia di Treviso.
L'obiettivo è salvaguardare le pitture murali, per cui il
deterioramento del tempo e degli agenti atmosferici rischia di
cancellare centinaia di opere d'arte. La prima volta che se ne è
parlato a livello mainstream fu per le pitture murali di Keith
Haring, lo street artist americano scomparso a 32 anni, con un
team di scienziati dell'Università di Pisa, la città dove
dipinse il suo ultimo murale "Tuttomondo" sulla chiesa di
Sant'Antonio Abate.
Il tema è all'ordine del giorno oggi in Italia, dove si
stimano migliaia di artisti a livello professionale nella street
art, anche se solo qualche decina di loro è ai livelli di
notorietà internazionale. I dipinti murali contemporanei sono
realizzati con materiali commerciali di origine sintetica,
scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre
per la loro durabilità; le conseguenze sono evidenti, da
variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è
comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un
murales e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla
sua origine o in fase di restauro del dipinto.
Ca' Foscari studia il fenomeno da una decina d' anni con la
professoressa Francesca Izzo e il gruppo di "Scienze per la
Conservazione del Patrimonio Culturale". In apertura della
quarta stagione di "The Wallà" è stato siglato un protocollo di
intesa con lo scopo inviare team di professionisti durante la
realizzazione dei prossimi murales, programmata per questa
estate, in tutto quattro o cinque opere.
"Eseguiremo delle campagne diagnostiche - spiega Izzo - anche
coinvolgendo studentesse e studenti che si stanno formando per
diventare esperti scientifici nell'ambito della Conservazione.
L'obiettivo sarà studiare i materiali usati dagli artisti e
valutare le strategie di conservazione e di manutenzione, che
spesso sono anche utili dal punto di vista economico: costa meno
difendere l'arte che non restaurarla quando fortemente
degradata. Ne usciranno delle tesi di Laurea Magistrale in
Conservation Science and Technology for Cultural Heritage e
nella triennale di Scienze e tecnologie per i beni culturali".
(ANSA).
Ca' Foscari studia restauro e conservazione della street art
Accordo con progetto 'The Wallà' per analisi sui murales