(ANSA) - TREVISO, 09 LUG - Nessun grido o richiesta di aiuto
ascoltati nella notte, nonostante le poche decine di metri che
separavano Alex dal gruppo, anche qualora l'aggressione
ipotizzata fosse avvenuta nel punto più lontano raggiungibile a
piedi. Nessun segno che possa far ritenere i "curanderos"
protagonisti di uno scontro fisico con il ragazzo, e diverse
incompatibilità, soprattutto rispetto al tempo necessario ad
arrecare lesioni così profonde sul corpo di Alex, nel caso si
volesse immaginare l'intervento di terzi estranei al gruppo
presente quella notte all'abbazia sconsacrata di Santa Bona, di
Vidor (Treviso).
Comunque sia, nel frattempo sono state ascoltate praticamente
tutte le persone presenti la notte della scomparsa, alcune più
volte, oltre ad altri soggetti informati sui fatti che hanno
fornito "elementi utili alle indagini". La ricomposizione
genuina del quadro in cui è maturato l'evento, riferiscono fonti
investigative, è ormai completata e saranno ormai soltanto le
analisi tossicologiche sul corpo a fornire gli ultimi elementi
necessari a completare lo scenario. I due "curanderi" che
avrebbero seguito il ragazzo veneziano nel momento in cui si
sarebbe allontanato dalla abbazia sconsacrata sono a loro volta
stati interpellati e, al momento, a loro carico non ci sarebbero
elementi tali da attribuire loro responsabilità penali per
l'accaduto. Per domani mattina, in ogni caso, è previsto un
ulteriore sopralluogo nell'area della vecchia abbazia. La
Procura trevigiana ha intanto dato il nulla osta per il funerale
e la sepoltura di Alex, rito che verrà celebrato sabato alle 10
nella chiesa SS. Patroni d'Europa di Marcon. (ANSA).
Alex: testimoni ascoltati più volte, ma nessun indagato
Omicidio volontario ipotizzato dalla Procura ancora verso ignoti