(ANSA) - VENEZIA, 06 AGO - La presenza del virus West Nile
nelle zanzare campionate in Veneto e Friuli Venezia Giulia si
attesta intorno all'1%. È quanto emerge dagli ultimi dati
comunicati dal laboratorio di entomologia sanitaria e patogeni
trasmessi da vettori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale
delle Venezie (Izsve).
Nonostante la circolazione del virus nelle zanzare sia
moderata - precisa l'istituto in una nota - il rischio per la
salute umana non va sottovalutato. Secondo l'ultimo bollettino
in Veneto, sono infatti otto i casi di West Nile neuroinvasiva e
quattro di febbre West Nile, ma i numeri potrebbero aumentare
nelle prossime settimane con il perdurare del caldo estivo.
La sorveglianza entomologica dell'Izsve prevede l'utilizzo di
92 trappole per la cattura delle zanzare, fra Veneto (64) e
Friuli Venezia Giulia (28). Il monitoraggio è cominciato a
maggio e proseguirà fino a ottobre. Le catture avvengono una
notte ogni 15 giorni per ciascun sito, in maniera alternata, in
modo da avere delle trappole attive ogni settimana per ogni
provincia.
Al 5 agosto, in Veneto su 1.659 pool di zanzare analizzati ne
sono stati trovati 22 positivi a Wnv (1,33%) e 2 a Usutu Virus,
mentre in Friuli Venezia Giulia sono 2 i pool positivi su 245
(0,82%); tutti erano costituiti da Culex pipiens, la zanzara
comune.
Diversa la situazione per la febbre Dengue, malattia
trasmessa dalla zanzara tigre, con il maggior numero di casi in
Italia (283), ma tutti di importazione. In Veneto l'incidenza è
quadruplicata rispetto al 2023, con 55 casi, mentre il
bollettino regionale riporta anche casi di Zika (2), Chikungunya
(1) e febbre Oropouche (1), anche questi dall'estero.
"Fortunatamente quest'anno - dichiara la Dg dello
Zooprofilattico, Antonia Ricci - la diffusione della West Nile è
abbastanza contenuta, anche se l'attenzione da parte delle
autorità sanitarie è sempre molto alta dopo i recenti casi di
Padova e Pordenone. A differenza dei casi di Dengue, Chikungunya
e Zika segnalati in persone di ritorno da viaggi all'estero,
soprattutto in Sudamerica e paesi tropicali, il virus West Nile
è endemico nel nostro territorio e pertanto la probabilità di
contrarre l'infezione è maggiore. Pertanto è importante adottare
corrette abitudini per evitare le punture di zanzara. Solo così
è possibile ridurre il rischio di infezione, specialmente per le
categorie di persone fragili come anziani e immunodepressi".
(ANSA).
A Nordest virus West Nile presente nell'1% delle zanzare
Istituto Zooprofilattico delle Venezie monitora Veneto e Fvg