(ANSA) - VENEZIA, 17 AGO - Continua a scendere in Italia il
numero complessivo degli artigiani, intesi come titolari, soci o
collaboratori familiari che svolgono un'attività lavorativa
prevalentemente manuale. Se nel 2012 erano poco meno di
1.
Il panorama emerge da un'elaborazione effettuata dall'Ufficio
studi della Cgia di Mestre (Venezia) su dati dell'Inps e di
Infocamere/Movimprese.
In questi undici anni abbiamo assistito a una caduta
verticale che si è interrotta solo nell'anno post Covid (+2.325
tra il 2021 e il 2020). Se questa tendenza non sarà invertita
stabilmente, non è da escludere che entro una decina d'anni sarà
molto difficile trovare un idraulico, un fabbro, un elettricista
o un serramentista per la casa.
Ma anche il numero delle aziende artigiane attive è in forte
diminuzione. Se nel 2008, anno in cui si è toccato il picco
massimo di questo inizio di secolo, in Italia le imprese
artigiane erano 1.486.559, sono scese costantemente e nel 2023
si sono fermate a quota 1.258.079. La riduzione in parte è anche
riconducibile al processo di aggregazione/acquisizione che ha
interessato alcuni settori dopo le grandi crisi 2008/2009,
2012/2013 e 2020/2021. La platea degli artigiani si è dunque
ristretta ma ha contribuito positivamente ad aumentare la
dimensione media delle imprese, in particolare del trasporto
merci, del metalmeccanico, degli installatori impianti e della
moda.
Tra il 2012 e il 2023 è stata Vercelli la provincia ad aver
registrato la variazione negativa più elevata d'Italia, con il
-32,7%. Seguono Rovigo con -31%, Lucca con -30,8% e Teramo con
-30,6%. Flessioni più contenute a Napoli con -8,1%, Trieste con
-7,9% e Bolzano con -6,1%. In termini assoluti, le province che
hanno registrato le decurtazioni maggiori sono state Torino con
-21.873, Milano con -21.383, Roma con -14.140, Brescia con
-10.545, Verona con -10.267 e Bergamo con -10.237.
Per quanto riguarda le regioni, infine, le flessioni più
marcate in termini percentuali hanno interessato l'Abruzzo con
il -29,2%, le Marche con -26,3% e Piemonte con -25,8%. In valore
assoluto, le perdite di più significative hanno interessato la
Lombardia con -60.412 unità, l'Emilia-Romagna con -46.696 e il
Piemonte con -46.139. (ANSA).
Diminuiscono gli artigiani in Italia, -22% in 11 anni
Studio Cgia Mestre, anche meno imprese ma aumentano dimensione