(dell'inviata Alessandra Magliaro)
(ANSA) - LIDO DI VENEZIA, 04 SET - C'è Lady Gaga sul red
carpet della Mostra del cinema di Venezia e non ci sono rivali.
Tutta l'area rossa intorno al Palazzo del cinema è affollata,
con i fan che si sono piazzati dalle 8 di questa mattina: un
ingorgo che ha messo a seria prova la sicurezza anche perché la
star ha voluto firmare più autografi possibile piuttosto che
mettersi in posa.
"Un film necessario" ha detto Lindon auspicando "con i figli
dialogo e amore sopra ogni cosa e zero social".
Joker 2 era tra i più attesi di tutta Venezia 81 e in verità
di tutta la stagione cinematografica in ripartenza dopo
l'estate, un sequel oscuro e pieno di musica sull'antieroe folle
Arthur Fleck (Phoenix) che si innamora della psicotica bugiarda
Lee (Lady Gaga). Il primo Joker nel 2019 incantò, premiato con
il Leone a Venezia e con l'Oscar a Phoenix, ora si riparte dal
Lido con questo comico ignorato, deriso e malato di mente,
spinto alla violenza e simbolo dell'alienazione della società
americana in una nuova storia strana ambientata nel
penitenziario in cui l'anoressico ex joker attende il verdetto e
in cui il musical gioca un ruolo da protagonista anche grazie a
reinterpretazioni di classici di Sinatra, Steve Wonder, Judy
Garland come Get Happy e For Once in my Life.
"Il primo film mi ha davvero commosso profondamente, l'ho
amato così tanto", ha detto Lady Gaga in conferenza stampa,
definendo la performance di Phoenix una di quelle che "ha alzato
il livello". Entrambi sul set hanno cantato dal vivo. "Io e
Phoenix ci ritroviamo a cantare perché è un modo di esprimere
quello che proviamo per cui non bastano le parole", ha detto.
"Non so perché il primo abbia avuto tanto successo. Ognuno ha la
sua opinione: c'è chi lo ha amato per la sua derivazione
dall'animazione e altri perché rappresentava il presente. C'è
anche chi mi ha accusato di nichilismo", ha detto il regista.
Al centro di Diva Futura invece c'è la storia di un sogno,
figlio dell'amore libero degli anni '70, il genio
imprenditoriale di Schicchi, una visione nuova che rompeva i
tabù di allora sul sesso e intuizioni comunicative geniali che
lanciarono attrici porno, ospiti in tv dei programmi di Maurizio
Costanzo ed Enzo Biagi, sdoganando il tema della sessualità,
aprendo la via ad un porno italiano che il film vuole raccontare
molto diverso dai canoni commerciali, violenti e degradanti
degli anni successivi. Pietro Castellitto ha detto di Schicchi
che "le persone che ho incontrato e che lo hanno conosciuto
direttamente tendono a tenere in vita il suo ricordo, legato a
quegli anni '80 come al periodo più avventuroso della loro vita
perché era uno che ti portava verso l'avventura". Alle
proiezioni si ride, anche perché l'avventura di Schicchi, "così
improvvisata, caciarona, cialtrona era associata ad una
leggerezza, ad un divertimento ed era ovviamente solo un lato
della medaglia". Invita Castellitto "a guardare l'umanità dietro
il personaggio pubblico, Schicchi non aveva tradito il suo
profondo, quel bambino che con il binocolo spiava la
dirimpettaia. Diva Futura è un film su un'epoca incredibile e su
un uomo che è riuscito a fare la vita che voleva fare, è
qualcosa di poetico e potente".
La regista Steigerwalt, al secondo film dopo il premiato
Settembre non crede possa scandalizzare. "La visione di
sessualità era priva di pudore, un'intenzione rivoluzionaria per
il costume italiano, che poi ha portato a qualcosa di opposto e
anche di estremamente violento contro le donne. Non era quella
la visione di Schicchi, ma ha dato origine a quello che è
successo dopo e oggi non se parla: la pornografia ha una
diffusione di massa, l'età di accesso si è abbassata a 12 anni
ed è per la maggior parte violenta contro le donne. Vorrei che
questo film aprisse una discussione su questo, mi spaventa
l'educazione silente alla sessualità che passa dalla pornografia
violenta". (ANSA).
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