(ANSA) - VENEZIA, 16 SET - Ai tempi dell'ultima, grave crisi
economica che portò al collasso anche psicologico e umano
migliaia di imprenditori, per espresso volere del Presidente
della Regione, Luca Zaia, fu attivato in Veneto, primo in
Italia, il numero verde antisuicidi 800.33.
"Allora avemmo un'intuizione che, visti i risultati, ha
salvato centinaia di vite e rimesso sulla giusta via altre
migliaia. Oggi l'800 33 43 43 - dice il governatore - è ancora
attivo, ma, per scelta della Regione, si è evoluto, ampliando il
suo spettro d'azione in modo che ognuno possa trovare in questo
numero un punto di riferimento per ogni tipo di crisi che la
comunità deve affrontare, come è stato, ad esempio, nel caso
della pandemia del Covid. Ognuno può trovare un servizio unico
nel panorama nazionale per i momenti di difficoltà personale, in
forma assolutamente riservata e con un trattamento del singolo
caso di altissima professionalità".
Ora, aggiunge l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, lo
abbiamo definito come Numero Verde per la Prevenzione dei
Suicidi e Servizio di Ascolto Psicologico per la Gestione delle
Emergenze della Comunità. "Nel primo anno di questa nuova
impostazione, il 2023 - rileva - i risultati sono stati davvero
significativi". Dal primo settembre 2023 è attivo il nuovo
Servizio centralizzato di ascolto psicologico regionale,
operativo su tutto il territorio regionale 24 ore su 24 e 7
giorni su 7 con un team di psicologi a disposizione della
cittadinanza che risponde al Numero Verde 800.33.43.43. Il
Servizio è stato affidato con procedura di co-progettazione
gestita da Azienda Zero alla Cooperativa Mano Amica di Schio
(Vicenza). I numeri parlano chiaro: dal 1/09/2023 al 14/7/2024
sono pervenute al Servizio un totale di 2013 chiamate, di cui il
79% (1588) nella fascia giornaliera e il 21% (425) nella fascia
notturna.
Del totale delle chiamate, l'82% (1657) sono arrivate da
cittadini della Regione Veneto, mentre il 17% (334) da altre
regioni d'Italia. Su base provinciale, la maggioranza delle
chiamate arriva dalla provincia di Padova (27% pari a 452
chiamate), seguono Vicenza (22%, pari a 358 chiamate), Treviso e
Venezia (16%, pari a rispettivamente 265 e 261 chiamate), Verona
(11%, pari a 178 chiamate), Rovigo (5% pari a 82 chiamate) e
Belluno (3% pari a 45 chiamate).
Relativamente alla distribuzione delle chiamate per età, la
maggioranza dei cittadini che chiama il Servizio è della fascia
31-50 anni (39%, 778 chiamanti), segue la fascia 51-70 (26%, 524
chiamanti) e la fascia 22-30 (20%, 398 chiamanti). Infine vi
sono la fascia "Over 70" (8%, 160 chiamanti) e "minori di 18"
(1%, 19 chiamanti).
Entrando nel merito delle "Richieste di aiuto per difficoltà
a gestire situazioni di crisi e impasse personali", si può
osservare che i principali contenuti portati all'attenzione del
Servizio riguardano: la difficoltà nella gestione dei rapporti
familiari e interpersonali (27%, 492 chiamate); la difficoltà
legata alla gestione di obiettivi personali e/o a prospettive
future incerte (23%, 413 chiamate) e la presenza di pensieri
suicidari o autolesionistici (17%, 303 chiamate). Oltre a ciò
l'11% (192 chiamate) evidenzia problematiche legate a condizioni
sanitarie e il 6% difficoltà nella gestione dei rapporti con i
professionisti (103 chiamate) e marginalità sociale (108
chiamate). (ANSA).
Veneto, si allarga il numero verde antisuicidi 800334343
Ampliato lo spettro di azione a ogni tipo di crisi