Veneto

Da Arturo Martini a Nena, a Treviso un secolo di scultura

Luca Nannipieri dialoga col direttore dei Musei civici Malachin

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Offrire una lettura inedita al lungo percorso della scultura italiana del XX secolo, con particolare riguardo a due artisti nati a Treviso: Arturo Martini nel 1889, Alfiero Nena nel 1933. E' quanto proporrà la conferenza dello storico dell'arte Luca Nannipieri, in dialogo con il direttore dei Musei civici, Fabrizio Malachin, che si terrà domani alle 17. 30 al Museo 'Bailo' di Treviso.
    Quelli di Martini e Nena sono stati percorsi artistici molto diversi - per stile, espressività, contesti e riconoscimenti -, ma accomunati da un interrogativo vivo attorno alla figurazione e, in special modo, a quella particolare figurazione che è il profilo umano. Le loro opere conservate ed esposte nelle sale dei Musei Civici sono l'occasione per una rilettura inconsueta dei due artisti e della fucina espressiva che sono stati Treviso e il territorio italiano nel Novecento, tra le due guerre mondiali, la seconda parte del secolo e l'influsso dei movimenti artistici, anche internazionali, che hanno permeato la ricerca stilistica. La lontananza anagrafica non impedisce di vederne il filo comune che li lega alla tradizione e alle innovazioni che l'arte ha avuto lungo il corso del Novecento. La conferenza è dunque anche una discussione sulla storia della scultura nel secolo passato e nel tempo attuale, riflettendo anche su domande che sono state, in modo diverso, alla base del lavoro di Martini e di Nena: che cosa significa fare arte pubblica? Cosa significa fare arte, soggetti, raffigurazioni destinati non alla libera compiacenza di uno spazio privato, ma per spazi pubblici, come lo sono alcune statue monumentali di Arturo Martini e Alfiero Nena? Sono tutte questioni aperte che l'arte e i musei ripropongono, ogni volta, con stringente attualità. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it