(di Luciano Fioramonti)
(ANSA) - VENEZIA, 25 SET - "Tutti conoscono il quintetto con
due violoncelli di Schubert, ma ne abbiamo 34 di Georges Onslow,
sei di Thèodore Gouvy, dieci di Adolphe Blanc, uno di Cherubini
a Parigi. La musica francese conta decine e decine di quintetti
con due violoncelli.
"È la prima volta che mettiamo al centro dell'attenzione uno
strumento anziché un autore - dice all'ANSA - ma l'800 è il
secolo del violoncello e la Francia ha un repertorio davvero
molto interessante di questo strumento. Dalla creazione del
Conservatorio di Parigi nel 1795 professori e classi di
violoncelli di altissimo livello hanno dato inizio a una scuola
francese che è stata un modello per l'intero periodo romantico".
Lo scorso fine settimana la kermesse si è aperta anche con i
concerti molto applauditi del Quatuor Cambini-Paris con la
violoncellista Marion Martineau nei quintetti con due
violoncelli di Charles-Nicolas Baudiot e Théodor Gouvy e nella
romanza per violoncello e quartetto d'archi di Auguste
Franchomme, e dei violoncellisti Anna Gastinel e Xavier Phillips
con i loro allievi Lila Beauchard e Leonardo Capezzali in
composizioni di Offenbach e Franchomme accanto a opere quasi del
tutto ignorate di Marie-Joseph Erb e di Hélène-Frédérique De
Faye-Jozin. "C'è tutto un repertorio per tre o quattro
violoncelli senza pianoforte - spiega Dratwicki, musicologo
appassionato alla guida dei ricercatori dalla nascita del centro
nel 2009 -. Oggi nei conservatori e nelle accademie i professori
fanno trascrizioni per gruppi di violoncelli, ma in Francia
abbiamo un repertorio assolutamente originale. ll livello è
altissimo perché nelle opere e nelle sinfonie del patrimonio
francese il violoncello solo occupa un ruolo molto importante".
L'obiettivo del festival è far conoscere nei sette concerti
in cartellone opere mai eseguite, con strumenti storici, senza
il puntale, con le corde in budello o con archetti più corti,
raccontando l'evoluzione dello strumento dal punto di vista dei
materiali e della costruzione. In programma anche composizioni
per violoncello solo e pianoforte per testimoniare la
rivoluzione della scrittura per il violoncello nell'Ottocento e
del suo passaggio progressivo da strumento di accompagnamento a
solista. La chiusura, il 24 ottobre, è affidata agli artisti
italiani Miriam Prandi (violoncello) e Gabriele Carcano
(pianoforte) in un programma che alternerà opere di Claude
Debussy e Nadia Boulanger, e la sonata di César Franck che, si
dice, abbia ispirato a Proust la famosa "Sonata di Vinteuil"
della Recherche du temps perdu. (ANSA).
Il violoncello, mondo da scoprire. Bru Zane lo celebra
Festival a Venezia. Direttore, scuola francese modello nell'800