Veneto

Zaia, bacini di laminazione sono nostro elemento di prevenzione

'Apprensione per il disperso sul fiume Piave a Fossalta'

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 09 OTT - "L'ondata di maltempo che ieri ha colpito il Veneto si sta esaurendo e possiamo dire che anche questa volta i bacini di laminazione sono stati l'elemento di forza del nostro sistema di prevenzione". Lo dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando gli effetti della perturbazione che nel pomeriggio di ieri ha portato forti piogge in alcune aree della fascia pedemontana veneta, provocando disagi.
    "Alle 17.00 di ieri - riassume Zaia - sono stati aperti i bacini di Muson dei Sassi, la cui quota di sfioro è stata abbassata preventivamente per salvare Castelfranco, e Montebello. Poco prima delle 18.00 sono stati aperti in successione il bacino sull'Orolo e quello di Caldogno. Qui voglio sottolineare che il Genio Civile di Verona ha rilevato la presenza di 170 tane di animali fossori, tassi e volpi, solo nel tratto veronese del Guà. Questo è l'esempio di una situazione critica causata dagli argini perforati dalle tane - sottolinea - che mettono a rischio la sicurezza degli argini".
    Al momento, Zaia riferisce che "stanno passando i colmi di piena dei principali fiumi ma i livelli idrometrici non destano preoccupazione. Sono invece ore di apprensione a Fossalta di Piave, dove un operatore è caduto in acqua in fase di chiusura di un ponte di barche ed è disperso nel fiume Piave. Mi unisco all'apprensione dei famigliari dell'uomo che è caduto in acqua al ponte di barche di Fossalta", conclude. (ANSA).
   

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