Veneto

Palazzetto Bru Zane, i cacciatori di spartiti dimenticati

A Montecarlo registrazione di L'Ancêtre di Camille Saint-Saëns

Redazione Ansa

(ANSA) - MONACO, 13 OTT - "Oggi ascoltiamo meno dell'uno per cento della musica francese scritta nell'Ottocento. A Parigi, dove si concentrano i quattro archivi nazionali più importanti, ci sono milioni di partiture che aspettano di essere scoperte.
    Noi lavoriamo per portare alla luce capolavori dimenticati e farli rivivere". Alexandre Dratwicki, direttore artistico, racconta con passione il lavoro che conduce da quindici anni con la squadra di cacciatori di spartiti del Palazzetto Bru Zane, il centro di musica romantica francese con base a Venezia voluto da Nicole Bru, imprenditrice farmaceutica tra le donne più ricche di Francia. La ricerca ha prodotto fino a oggi la registrazione di 41 opere liriche in cd abbinati a libri raffinati con testi critici su titoli di rara esecuzione di grandi autori accanto a lavori mai eseguiti di compositori sconosciuti al grande pubblico.
    Il risultato dell'ultima indagine ha preso forma all'Auditorium Rainier III di Monaco con la registrazione di L'Ancêtre (L'Antenata) di Camille Saint-Saëns che sarà pubblicata nell'autunno 2025. Sei giorni di prove per l'orchestra Filarmonica di Monte-Carlo guidata dal suo direttore musicale Kazuki Yamada con il Coro Filarmonico di Tokyo, culminate il 6 ottobre con l'esecuzione in forma di concerto per il pubblico. L'opera in tre atti scritta dal compositore francese su libretto di Lucien Augè de Lassus venne rappresentata nel 1906 proprio al Teatro dell'Opera di Monaco.
    Saint-Saens l'aveva dedicata al principe Ranieri I, suo grande amico, mettendo in musica l'intreccio di vendetta, passioni e sangue dello scontro di due famiglie corse, i Fabiani e i Pietra Nera. Lunghi applausi hanno coronato la bella prova dell'orchestra e il cast di voci nel quale hanno spiccato il soprano Jennifer Halloway e il mezzosoprano Gaëlle Arquez accanto alla soprano Hélène Carpentier, il tenore Julien Henric e i baritoni Michael Arivony e Matthieu Lécroart.
    "Saint-Saens è conosciuto per Sansone e Dalila, ma tra gli stessi critici pochi sanno delle altre 11 sue opere liriche e noi le abbiamo pubblicate quasi tutte - ha detto all'ANSA Dratwicki dopo lo spettacolo - . Lo stesso vale per Bizet e la sua Carmen. Chi conosce Vasco de Gama, i Ventiquattro e altre ancora? Oltre alla Melodia Araba molto nota ce ne sono altre 69 mai registrate. A maggio faremo uscire la prima volta l'integrale in tre dischi delle sue melodie". (ANSA).
   

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