Circa un mese fa gli si erano chiuse le porte della scuola, per troppo assenteismo; ieri a Taranto si sono invece aperte le porte del carcere per Fabio Lanza, un commercialista pugliese di 60 anni. Il motivo, un cumulo di pene di sette anni e sette mesi, per condanne definitive per truffa aggravata e peculato.
La Squadra Mobile della Questura di Taranto lo ha individuato e fermato nel capoluogo ionico, dove era tornato dal Veneto, dove aveva concluso bruscamente il suo lavoro di docente di diritto all'Istituto Cerletti di Conegliano (Treviso).
Alla scuola della località pedemontana veneta, peraltro, Lanza non si era fatto vedere molto negli ultimi anni, accumulando ben 550 giorni di assenza in tre anni, tra aspettative e malattie. Al Cerletti aveva ottenuto l'immissione in ruolo dal 2021. Da quel momento sono iniziate le assenze: il primo anno per aspettativa; gli altri due per malattia, non continuative, ma spezzettate strategicamente tra lunedì e sabato, o a ridosso delle ferie, alcune anche ingiustificate.
Per coprire i "buchi" nell'orario la scuola era costretta a ricorrere a sostituzioni brevi, costringendo a continue rimodulazioni del programma e del metodo di insegnamento.
A chiudere la partita è stata la visita alla quale il prof si è sottoposto, su richiesta della scuola, alcuni mesi fa davanti alla commissione medica di Bari. I sanitari non avevano riscontrato problemi di salute che impedissero all'uomo di recarsi a scuola.
Il licenziamento da parte dell'istituto è stato immediato, alla ripresa del nuovo anno scolastico, dove il docente ha trovato le porte sbarrate, con decisione irrevocabile e con la presa d'atto dell'Ufficio scolastico provinciale di Treviso. Il limite massimo di assenze giustificate per malattia è di 18 mesi continuativi, superati i quali il licenziamento può scattare in automatico.
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