Veneto

Un altro giocatore del Padova coinvolto in un'indagine per stupro

Carmine Cretella rinviato a giudizio a Messina per presunti abusi nel 2020

Toghe in tribunale

Redazione Ansa

Nel Calcio Padova diventa ormai un fronte scoperto il caso delle accuse di stupro verso alcuni giocatori della squadra che sta dominando il campionato di serie C.

Dopo la vicenda del bomber Michael Liguori, condannato in primo grado a Teramo, un altro giocatore in forza ai biancoscudati risulta coinvolto in un'indagine per violenza sessuale: .si tratta del centrocampista Carmine Cretella, rinviato a giudizio davanti al tribunale di Messina per una vicenda di un presunto stupro su una minorenne, risalente al 2020.

Il procedimento contro Cretella è stato aperto nel 2022, dopo la denuncia del padre della vittima, una 14enne, ed era già conosciuto dal club patavino: il centrocampista arrivò a Padova proprio quell'anno, proveniente dal Messina, in serie D. In città sta salendo la polemica.

La società di viale Nereo Rocco ha fatto quadrato, così come i tifosi, attorno a Liguori. In un comunicato il Padova ha detto che "la società non esprimerà alcun tipo di valutazione in merito alla vicenda fintantoché la giustizia non si sarà espressa con una sentenza definitiva in ultimo grado di giudizio".

Neppure le tifose si sono esposte:: "Come club femminile non sosteniamo e non demonizziamo" hanno affermato le rappresentanti di 'Appartenenza Biancoscudata". Una linea iper-garantista che non è piaciuta a tutti, soprattutto dopo che il club ha regolarmente convocato Michael Liguori per la trasferta di domenica scorsa, contro la Giana Erminio, a Gorgonzola, vinta per 1-0 dai veneti. L'attaccante ha giocato l'ultima mezzora, prendendo anche un palo.

Al termine i tifosi l'hanno acclamato dagli spalti. Una scelta che non è andata giù all'assessora del Pd Cristina Piva, con delega all'istruzione, che ha aperto il tiro-al Padova: "è una vergogna - ha detto - che provoca un danno d'immagine alla città, alla società e ai tifosi. Che esempio diamo ai bambini che cominciano a giocare a calcio proprio nel Padova?".

Anche il sindaco Sergio Giordani, che di calcio se ne intende - era il presidente dell'ultimo Padova in serie A, nel 1994-95 - ha fatto capire da che parte sta: "bisogna sempre e in ogni caso stare dalla parte delle donne che trovano il coraggio di denunciare una violenza".

A Liguori si aggiunge adesso il caso-Cretella, accusato sempre di violenza sessuale su una minorenne. Così nella città veneta è scoppiato un mezzo terremoto: da una parte i tifosi che non vogliono svegliarsi dal momento magico di una squadra ampiamente prima in classifica, con 7 punti di vantaggio sul Vicenza, secondo; dall'altro un'amministrazione di centro sinistra ed una comunità che ha fatto della lotta alla disparità di genere, e alla violenza sulle donne - il femminicidio di Giulia Cecchettin è avvenuto qui vicino - un tratto distintivo. Contro l'iper-garantisco per i calciatori si sono espresse anche le donne 'Democratiche', per le quali "è grave l'atteggiamento 'ad personam' e tendenzialmente assolutorio della tifoseria che, per difendere un giocatore a tutti i costi, usa strumentalmente la Costituzione". (

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