Veneto

Pichetto, nucleare non avrà grandi centrali ma piccoli reattori

'Italia deve percorrere tutte le strade per produrre energia'

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 18 OTT - "Non ci saranno più le grandi centrali nucleari. Quello è il nucleare di prima e seconda generazione, è come se noi volessimo correre a Monza con con l'auto dell'inizio del secolo scorso". Lo ha precisato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, stamani a Venezia.
    Rispondendo ai giornalisti sulle prospettive del nucleare in Italia, a margine del Venice Hydrogen Forum, Pichetto ha sottolineato che "il futuro dell'Italia, come dei Paesi del G7-G20, vede un'esplosione dei consumi di energia, che secondo tutti gli analisti è destinata a raddoppiare al 2050. L'Italia deve percorrere tutte le strade per produrre energia, però deve rispettare l''emissione zero' al 2050, perché noi siamo ancora un Paese che usa carbone, usa l'idroelettrico, che può crescere ancora un po', l'eolico, che funziona quando c'è vento, il fotovoltaico, che funziona quando c'è il sole e devono esserci gli accumulatori. L'idrogeno può venire da subito anche con l'importazione, ma l'energia pulita senza emissioni è l'energia nucleare".
    "Parlo - ha subito puntualizzato il ministro - di fissione di quarta generazione, parlo dei piccoli reattori, parlo di ciò che Microsoft, Google, Amazon, l'altro ieri hanno annunciato. Non credo che ci sia un problema di localizzazione, perché sono piccoli impianti e delle dimensioni molto ridotte. Io credo che sarà una valutazione di acquisto da parte di consorzi di impresa oppure di città, di soggetti pubblici, e lo Stato dovrà regolamentare le regole di sicurezza del prodotto, delle distanze. Ma non credo che sarà lo stati a farlo. È la stessa cosa dei grandi impianti attuali di eolico. Sono le istanze che poi vengono valutate su questo. In questo momento abbiamo un mandato di ricerca e sperimentazione, stiamo procedendo con la definizione del quadro giuridico, per tenerci al passo. Poi la valutazione, che io credo verrà nel prossimo decennio. Nel Piano nazionale integrato clima ho previsto l'utilizzo di energia da piccoli reattori del 2065, quindi sarà in quel momento a farsi la valutazione della sicurezza e della convivenza economica", ha concluso. (ANSA).
   

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