(ANSA) - VERONA, 18 OTT - Il cancro prima ancora di far male
fa paura. Spaventa, isola e trasforma chi ne è affetto in una
persona vulnerabile: un viaggio che l'assessora alla cultura e
al turismo del Comune di Verona, Marta Ugolini, conosce bene e
che, in concomitanza di "Ottobre in Rosa", il mese dedicato alla
prevenzione del tumore al seno, ha scelto di raccontare
pubblicamente.
Durante una conferenza stampa Marta Ugolini si è tolta la
parrucca, mostrando gli effetti della chemioterapia e i capelli
cortissimi, bianchi. Un gesto per ribadire l'importanza del
prendersi cura di se', partendo dalla prevenzione.
"Non ho mai smesso di parlare di quanto mi stava accadendo,
della malattia e dei cambiamenti che vivevo - ha detto Ugolini
-. La mia famiglia è sempre stata con me, in particolare mio
marito Gianbattista, sempre vicino, pronto ad aiutare, a
sostenere. E' stato fantastico.
"Non è scontato - ha aggiunto -, spesso le donne oltre al
tumore si trovano ad attraversare il dolore dell'abbandono
proprio perché malate. Per me la forza più grande è venuta
proprio dalla vicinanza e dall'affetto di tanti, fratelli, amici
e amiche, colleghi e colleghe, che non mi hanno mai lasciata
sola. Tutto conta nel viaggio verso la guarigione". Perché
guarire è possibile e sempre più spesso diventa un obiettivo
raggiungibile anche senza la chemioterapia ha sottolineato
l'assessora, che ha lanciato un appello: "fate lo screening,
fate la mammografia, non aspettate di sentire un nodulo o un
altro sintomo, avrete una diagnosi precoce e inizierete un
percorso di cura che vi porterà alla guarigione. Il mio percorso
è iniziato tutto da lì. Ho potuto curare una forma
particolarmente aggressiva in uno stadio precoce - ha raccontato
- proprio grazie ad 'Ottobre in Rosa'. Lo scorso anno, in
occasione della presentazione della manifestazione, a cui ho
partecipato invitata dalla collega consigliera comunale e medico
oncologo Annamaria Molino, ho potuto relazionarmi con Francesca
Fornasa, direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini
dell'ULSS9 Scaligera, la quale, mi ha subito proposto un
controllo, che è poi divenuto il punto di partenza di un più
ampio ciclo diagnostico conclusosi con la diagnosi di tumore,
l'intervento al seno il 29 dicembre scorso e la successiva
chemioterapia". "Togliermi la parrucca è per me un gesto
liberatorio - ha concluso -. Desidero trasmettere a quante più
donne possibili un messaggio di speranza e fiducia nella
scienza, nei nostri servizi sanitari e tanti professionisti
straordinari che operano in favore della nostra salute". (ANSA).
'Via la parrucca', assessora Verona mostra effetti della chemio
'Levarla è stato liberatorio, la prevenzione è fondamentale'