Veneto

Treviso e Belluno con migliori vivibilità ambientali in Veneto

Legambiente, allarme per Venezia scesa di 28 posizioni

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 28 OTT - In Veneto le città con le migliori performance ambientali sono Treviso e Belluno, mentre Padova, Venezia e Vicenza faticano a tenere il passo, e vanno male Rovigo e Verona. Il dato emerge dalla nuova classifica "Ecosistema Urbano 2024", il rapporto di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sui 106 capoluoghi di provincia per performance ambientali.
    La città della Marca si piazza al sesto posto nella classifica generale, con trend di miglioramento in particolare per la raccolta differenziata (salita nel 2023 all'87,1%), ma anche per la rete ciclabile, con 27 metri di piste ogni 100 abitanti. Seguono Belluno, 19/a, Venezia al 39/o posto, Padova al 42/o, Vicenza 51/a e più in fondo Rovigo, al 76/o posto, prima di Verona al 78/o.
    Il rapporto quest'anno ha rivisto e aggiornato il "peso" di alcuni indicatori, aggiungendone uno nuovo (variazione nell'uso efficiente del suolo), sempre distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. Ad esempio, Treviso, Belluno e Rovigo avanzano nella raccolta differenziata; Treviso, Padova, Venezia e Vicenza hanno buone performance nel trasporto pubblico e nella ciclabilità; Padova e Verona si distinguono per il solare fotovoltaico su edifici pubblici.
    Per tutte le città venete, Belluno compresa, non ci sono buoni indicatori sulla qualità dell'aria e sulla gestione della risorsa idrica, mentre sull'uso e consumo del suolo non troviamo nessuna città veneta entro le prime 20 posizioni. La situazione complessiva della regione richiede un'attenzione immediata in particolare per la lotta allo smog e l'uso efficiente del suolo.
    Per Legambiente "alle città venete serve una rivoluzione ecologica più veloce. Qualcosa migliora, ma troppo lentamente".
    Un allarme puntuale è per Venezia, precipitata di 28 posizioni rispetto allo scorso anno, e che aggiunge alle cattive performance sulla qualità dell'aria, scarsi risultati per la gestione idrica e l'uso e il consumo di suolo, indietreggiando anche nella ciclabilità e nelle rinnovabili su edifici pubblici.
    Bassi gli indicatori del tasso di motorizzazione e delle aree pedonali, ma solo perché non viene conteggiato il numero di natanti e si considera l'intera città storica un'unica "isola pedonale". Sul trasporto pubblico Venezia primeggia con 602 passeggeri per abitante (578 nel 2022 e 472 nel 2021), dato condizionato però dal numero impressionante di passeggeri-turisti che aumenta di anno in anno.
    "La situazione di Venezia richiede un intervento immediato e deciso - dichiara il presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro - e serve un piano d'azione ambizioso e concreto che metta al centro la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dei cittadini, liberandoli dall'overtourism. La salvezza di Venezia oggi è strettamente legata al cambiamento sociale e urbanistico della città storica: o reagisce alla monocoltura turistica ristabilendo regole serie di gestione urbana, oppure gli impatti antropici la travolgeranno con ricadute negative su tutti i principali indicatori ambientali". (ANSA).
   

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