Veneto

Confindustria Vicenza:Cig in 9 mesi 2024 quanto in tutto il 2023

'L'Italia è ferma, il modello economico è in stallo strutturale'

Redazione Ansa

(ANSA) - VICENZA, 01 NOV - Nei primi 9 mesi del 2024 il numero di ore di cassa integrazione ordinaria nella provincia berica è stata pari quello dell'intero 2023. Lo rileva Confindustria Vicenza secondo la quale "l'Italia è ferma". Per Alberto Favero, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle relazioni industriali, "non si tratta di un rallentamento momentaneo. Siamo nel mezzo di una vera e propria crisi strutturale del modello di sviluppo europeo che era trainato dalla Germania e che ora non lo è più. Questo ci impone un ripensamento profondo, non solo per i costi energetici e delle materie prime, ma anche per una domanda sempre più debole, spesso a causa delle imposizioni europee, oltre che per i conflitti. È indispensabile che il sistema industriale e le istituzioni affrontino insieme questi problemi alla radice, perché solo con interventi di sistema potremo e gettare le basi per un rilancio solido". Favero giudica "desolante che nonostante le risorse del Pnrr, molte delle quali a debito che dovremo ripagare, un cambio di marcia del sistema Paese non si vede".
    La situazione generale, però, secondo Favero, "non deve scoraggiare, bensì spronare a fare di più: è il momento di concentrarci su innovazione e formazione per costruire un futuro più solido".
    La contrazione della produzione industriale vicentina per 5 trimestri consecutivi (-3,8% nel secondo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023) sta pesando sui settori chiave come tessile, meccanica e metallurgia, concia tradizionalmente punti di forza dell'economia locale. "Oggi, più che mai - osserva -, serve equilibrio e una visione pragmatica. Le nostre imprese affrontano costi crescenti e margini ridotti, quindi è fondamentale che i salari siano legati ai risultati economici e alla produttività effettiva, per garantire una crescita sostenibile che non metta a rischio i posti di lavoro. Quindi il primo obiettivo è accrescere la produttività. Dobbiamo investire con decisione nella formazione e nella collaborazione tra aziende e sindacati, per costruire un modello che poggi su innovazione e competenze. L'aggiornamento continuo delle competenze, soprattutto in ambiti tecnologici e sostenibili, è essenziale per il futuro del nostro territorio". (ANSA).
   

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