Veneto

Gdf sequestra laboratori tessili 'apri e chiudi' nel trevigiano

C'era anche un alloggio abusivo per i lavoratori 'in nero'

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 18 NOV - Quattro aziende tessili con sede tra Quinto di Treviso e Preganziol (Treviso) sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza, che ha svolto ispezioni per la tutela del "Made in Italy", con il supporto di Vigili del Fuoco, Spisal, Ispettorato del Lavoro e Arpav di Treviso.
    In due dei quattro laboratori controllati, di circa 300 e 200 metri quadri, sono state accertate condizioni di assoluto degrado e pericolo, con due lavoratori irregolari di nazionalità pakistana, e violazioni delle norme riguardanti la gestione dei rifiuti. I due immobili, del valore complessivo di 230mila euro, con 11 macchinari, 8 banchi da lavoro e un muletto sono stati sequestrati.
    Gli amministratori stranieri delle quattro imprese, che operavano sulla base di commesse ricevute da imprese locali, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Treviso, a vario titolo, per violazione delle norme volte antincendi e gli infortuni sui luoghi di lavoro, deposito incontrollato di rifiuti, esecuzione di opere edili abusive.
    In una delle imprese tessili è stato scoperto un deposito di scarti tessili realizzato senza le procedure di legge che impongono la tracciabilità dei rifiuti. In un altro erano state ricavate sei stanze abusive, di cui una camera da letto e una cucina. L'approfondimento della posizione fiscale ha permesso di accertare pendenze tributarie per circa 3 milioni di euro da parte di 14 ditte, tutte amministrate da stranieri, che dal 2013 li hanno gestiti, imprese "apri e chiudi" che, dopo essere divenute insolventi con l'amministrazione finanziaria, hanno trasferito personale e macchinari in altre imprese che hanno continuato a operare nello stesso luogo, con gli stessi clienti e fornitori, cambiando solo il nome e la partita IVA. (ANSA).
   

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