Veneto

Regionali in Veneto, il rebus del dopo-Zaia

Fdi pronta se non ci sarà terzo mandato, Pd 'studia' campo largo

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 19 NOV - Ruota ancora attorno a Luca Zaia e al suo (probabile) addio alla poltrona di governatore il futuro della Regione Veneto, chamata alle urne nel 2025. La prima incognita, dicono ambienti vicini al presidente, è proprio la data; la scadenza di legislatura è settembre 2025, ma resterebbe sullo sfondo un'ipotesi di prolungamento del voto alla primavera 2026, perchè nel 2020 si votò in ritardo a causa del Covid. Il secondo punto di domanda è ancora più dirimente: se non verrà ripresa in mano in Parlamento l'idea di una deroga per il 'terzo mandato' dei governatori, Zaia non sarebbe candidabile. ll suo nome è stato però tirato in ballo - lui non ha mai detto di no - anche per un'altra poltrona di peso: quella del sindaco di Venezia, per il quale si voterà sempre nel 2025, in abbinata con la Regione - qui è scontata l'uscita di Luigi Brugnaro che ha già due mandati alle spalle - Zaia sarebbe un 'cavallo' sicuro per il centrodestra, e la sua discesa in pista per il Comune metterebbe più in difficoltà il centrosinistra.
    In attesa che i rebus si sciolgano, nel centrodestra i più attivi in ottica 2025 sono Fdi - i candidati sono il senatore Luca De Carlo, ma non sarebbe escluso anche un possibile ritorno in Regione dell'eurodeputata Elena Donazzan - e Flavio Tosi per Forza Italia.Nel centrosinistra nomi non ce ne sono ancora. Il Veneto non pare contendibile per Elly Schlein e gli altri partiti del campo largo. Il Pd ha aperto un tavolo con Alleanza Verdi Sinistra, M5s, Veneto che vogliamo, +Europa, Partito socialista su 5 punti programmatici. Bisognerà capire se - dopo le aperture pro-Schlein di Matteo Renzi -anche Carlo Calenda, con Azione, sarà interessato ad un 'campo largo veneto'. (ANSA).
   

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