Veneto

Donne: Lanzarin, Veneto impegnato fin dal 2013 su più fronti

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 24 NOV - "E' dall'aprile 2013 che promuoviamo nei confronti delle donne vittime di violenza interventi di sostegno volti a consentire di ripristinare la propria inviolabilità e di riconquistare la propria libertà, nel pieno rispetto della riservatezza e dell' anonimato. Gli interventi vedono in primo luogo il sostegno fornito ai centri antiviolenza (e relativi sportelli) e case rifugio, luoghi non giudicanti di accoglienza e protezione delle donne e relativi figlie/e minori: nel 2024 sono stati riconosciuti e sostenuti economicamente 25 centri antiviolenza con 34 sportelli e 37 case rifugio, distribuiti in tutte le province". Lo ricorda l'assessore al Sociale Manuela Lanzarin, rilevando le iniziative della Regione Veneto in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
    "Nel 2024 - spiega Lanzarin - è stata finanziata l'apertura di sportelli dei centri antiviolenza presso le Università pubbliche venete per facilitare il contatto con il mondo studentesco e prevenire episodi drammatici come il caso di Giulia Cecchettin".
    La Regione ha così avviato un percorso di elaborazione di un piano di informazione/comunicazione (per il biennio 2025-2026).
    "Non solo - prosegue Lanzarin - ma abbiamo pensato di rivolgerci anche agli uomini. Infatti, nell'ottica della prevenzione della violenza e di riduzione del rischio di recidiva, la Regione ha sostenuto l'attività dei centri per uomini autori di violenza".
    "È in corso lo svolgimento una nuova edizione del progetto di formazione del personale sanitario e socio-sanitario - ricorda - in particolare operante nei Pronto Soccorso, al fine di garantire alle donne un'accoglienza corretta e rispettosa anche nei presidi di prima emergenza". La Regione dal 2018 ha anche favorito la sottoscrizione di protocolli territoriali che coinvolgono oltre alle Aziende sanitarie, altri enti tra cui i Comuni, le Forze dell'Ordine, i centri antiviolenza e case rifugio per facilitare il coordinamento dei diversi attori per garantire una presa in carico delle donne, e relativi figli e minori. "L'operato della Regione - precisa Lanzarin - si conferma, quindi, orientato al rafforzamento e consolidamento della rete territoriale antiviolenza". Nel 2023, i centri antiviolenza e case rifugio: hanno avuto 7.142 contatti (6.009 nel 2022) mentre le donne prese in carico sono state 3.628 i(3.325 nel 2022). Nel 2023 in Veneto si è registrata una donna "presa in carico" ogni 680 donne residenti (752 nel 2022) e i nuovi casi di "donne prese in carico" sono stati 2.187.
    Confrontando tale dato con il numero di 7.142 contatti, si può stimare che circa un contatto su tre (30%) si traduce in una effettiva presa in carico da parte delle strutture. 2.406 donne prese in carico dai centri antiviolenza hanno dei/delle figli/e e di queste 1.304 hanno figli/e minorenni. I figli e le figlie minori complessivamente sono 1.885, di cui 123 vittime dirette di violenza pari al 6,5% del totale, mentre i/le minori vittime di violenza assistita sono 851, pari al 45,1% del totale. Le donne accolte dalle case rifugio sono state invece 203 mentre 199 le figlie e i figli minori, per un totale di 402 ospiti, in linea rispetto al 2022 quando erano state accolte complessivamente 432 persone. (ANSA).
   

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