Lunghi momenti di tensione alle prime luci dell'alba, oggi a Padova, dove gli agenti delle Volanti della Questura hanno dovuto sparare alle gambe di un 32enne nigeriano, che brandendo una grossa ascia ha tentato di aggredire due poliziotti, ed è ora piantonato in ospedale con l'accusa di tentato duplice omicidio.
L'episodio è avvenuto intorno alle 4.00 in via Trieste, a ridosso del centro cittadino. Alla Sala Operativa della Questura è giunta una segnalazione riguardante un uomo che, con in mano l'ascia, vagava per strada in stato di agitazione. Sul posto si sono recate due pattuglie, che per circa 50 minuti hanno cercato di trattare con l'uomo per indurlo a lasciare l'accetta; nel frattempo sono intervenuti anche equipaggi dei Carabinieri e della Polizia locale, assieme a un'ambulanza del 118.
La situazione non si è placata, quindi gli agenti hanno cercato di usare lo spray al peperoncino, e poi il taser, ma senza sortire alcun effetto. Verso le 5.00 l'uomo si è improvvisamente scagliato con l'ascia in mano, prima contro uno degli agenti, che si è riparato dietro l'auto di servizio, quindi contro un ispettore delle Volanti, che gli ha intimato l'alt, poi non ha potuto far altro che impugnare la pistola di ordinanza sparandogli alle gambe e immobilizzandolo.
L'ambulanza lo ha subito condotto in ospedale dove, dopo essere stato sedato, il 32enne è stato medicato per una ferita alla gamba destra. Addosso, oltre all'ascia, gli sono stati trovati due coltelli, uno a serramanico e uno di tipo svizzero. Il cittadino nigeriano è risultato irregolare, richiedente asilo con rigetto dell'istanza e con denunce per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale nelle province di Padova e di Venezia.
La dinamica dell'episodio sembra ricalcare quella che a Verona ha portato alla morte di Moussa Diarra, il migrante maliano di 26 anni che rimase ucciso il 20 ottobre scorso da un colpo sparato da un agente della Polfer che era stato aggredito con un coltello davanti alla stazione di Verona Porta Nuova. Stavolta, nonostante la concitazione dell'evento, l'esito non è stato tragico. Ma non può non far riflettere sulle condizioni di sicurezza in alcune zone delle città venete.
Dopo l'evento il Prefetto di Padova Giuseppe Forlenza ha convocato un vertice sulla sicurezza con il Questore, Marco Odorisio, e i vertici delle forze dell'ordine. Solidarietà alle forze dell'ordine è giunta dal presidente del Veneto Luca Zaia, mentre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha polemizzato con il centrosinistra e le critiche al recente ddl sicurezza, che "contiene norme utili - ha dichiarato - a tutelare le nostre comunità e pure le Forze dell'Ordine nell'ambito di operazioni come quella di questa notte".