Veneto

Cacciari, carte Veneto le da' Meloni, non vedo Zaia a Venezia

'Centrosinistra farebbe bene a concentrarsi su città lagunare'

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 08 GEN - "C'è un problema politico interno al centrodestra evidente. Dovranno accordarsi, se lasciare la Regione Veneto alla Lega o pensare a un cambiamento. È difficile che Salvini e la Lega, nelle condizioni di oggi, possano garantirsi tutte le posizioni, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, qualcosa devono mollare. Ed è difficile che Salvini molli la Lombardia. Quindi, il problema sarà della Lega del Veneto". Così Massimo Cacciari, intervistato dal 'Corriere del Veneto', legge la situazione politica in vista delle prossime regionali.
    Per il filosofo ed ex sindaco di Venezia "è Meloni a dare le carte. Ma chi ha, da proporre, Meloni? C'è una tale miseria di classe politica in Veneto… Non peggio che a livello nazionale, sia chiaro. Magari Meloni ha un candidato forte, vedremo". In ogni caso, osserva, "vediamo se davvero non ci sarà un altro mandato per Zaia. In Veneto ormai si sono dissolte tutte le ideologie e mitologie che appartengono a un passato remoto. La storia del 'miracolo veneto', che aveva una base di realtà, ora vive una tremenda decadenza, come quella complessiva del Paese".
    Il giudizio su Zaia, tuttavia, non è negativo: "Zaia è una persona per bene. Si è mosso sempre con misura, facendo niente di particolare ma neanche di particolarmente spregevole".
    Difficile invece che la Lega possa decidere di correre da sola in Regione: "macché - risponde il filosofo veneziano - tutto ha fatto la Lega in questi 30 anni fuorché farsi del male.
    Alla fine troveranno un accordo, a meno che non succedano casini. Ma la leadership di Meloni è saldissima, e sarà lei a dettare le regole. Anche sulle candidature".
    Quanto ad una ipotetica discesa in campo di Luca Zaia nella corsa a sindaco di Venezia, Cacciari avverte il governatore leghista: "è una possibilità, se viene silurato dalla Regione, e a quel punto il centrodestra se non vuole farsi male ha solo questa candidatura da tentare. Ma è difficile, non glielo consiglierei: dopo il massacro di Brugnaro è dura".
    Infine il centrosinistra, che chance può avere per la Regione? "Nessuna - risponde - Può averla in Comune, se gioca in modo decente. Sarebbe peccaminoso non tentare seriamente dopo aver perso il Comune per una demenza colossale. Ci sono carte ottime, dopo la catastrofe Brugnaro". (ANSA).
   

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