(ANSA) - VICENZA, 08 GEN - Anche passati i 90 anni si può
essere donatori di organi: lo dimostra il caso di una donna di
93 anni deceduta all'ospedale di Santorso a seguito di un
irreversibile danno cerebrale, alla quale è stato prelevato il
fegato, poi impiantato con successo presso l'Azienda Ospedaliera
di Verona.
Si tratta del donatore più anziano in Veneto e del secondo
donatore più anziano in Italia, a pari merito con un uomo di 93
anni a Firenze (mentre il più anziano in assoluto è stato un
donatore di 94 anni a Torino).
"A differenza di cuore e polmoni, tecnicamente non c'è un
limite di età per le donazioni di fegato - spiega Luigi Ongaro,
Direttore dell'U.O.C. Anestesia e Rianimazione dell'ospedale
Alto Vicentino -, il fattore decisivo è la funzionalità
dell'organo che in questo caso era ancora molto buona. Così
abbiamo proposto la donazione ai familiari, che hanno subito
accolto questa possibilità. Con il loro consenso, abbiamo dunque
trasferito la paziente dalla Neurologia alla Rianimazione, allo
scopo di preservare le funzionalità del fegato mentre veniva
svolto l'iter previsto dalla legge: è stata dunque convocata la
commissione composta da rappresentante della Direzione Medica
Ospedaliera, un anestesista e un neurologo per l'accertamento di
morte cerebrale, dopo le previste 6 ore di attesa".
Se la procedura osservata è la medesima adottata per tutti i
donatori, l'eccezionalità dell'età della donatrice ha richiesto
però un particolare impegno all'équipe medica incaricata di
seguire il caso, al fine di rispettare il volere della paziente
e dei suoi cari e poter dare una nuova speranza di vita ad un
paziente in lista di attesa per il trapianto: "Sicuramente l'età
avanzata ha richiesto una particolare attenzione - spiega il
Alessandro Sartori, coordinatore locale per i trapianti presso
l'ospedale di Santorso -: un'équipe di tre specialisti del
coordinamento trapianti ha lavorato per 11 ore con grande
impegno per mantenere l'organo nelle condizioni idonee al
trapianto e vi è stata una grande collaborazione anche con la
Radiologia e l'Anatomia Patologica per lo svolgimento di
numerosi esami in urgenza, richiesti dal centro nazionale
trapianti proprio in considerazione dell'età della donatrice. In
questo arco di tempo abbiamo monitorato con grande attenzione le
funzioni vitali della paziente e siamo interventi ad ogni minima
variazione".
Attenzioni andate a buon fine: l'organo è stato prelevato
dall'équipe dell'Azienda Ospedaliera di Verona, dove poi è stato
trapiantato con successo. "Come tutte le donazioni - commenta il
Direttore Generale Carlo Bramezza - anche questa è innanzitutto
una storia di straordinaria generosità, che merita grande
rispetto e gratitudine. Voglio dunque ringraziare in primo luogo
i familiari per la loro scelta, ma anche tutto il personale
coinvolto, perché sul piano clinico essere riusciti a
concretizzare questa opportunità è stata una sfida non banale,
senza precedenti in Veneto e con pochissime esperienze analoghe
in Italia e in Europa, e questo dimostra ancora una volta la
grande competenza dei nostri sanitari". (ANSA).
Donazione fegato da una 93enne, la seconda più anziana in Italia
In Veneto,la buona funzionalità dell'organo ha permesso impianto