Veneto

In Panda da Venezia alla Parigi-Dakar, avventura per due amici

Partenza dalla città lagunare il 24 gennaio

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 14 GEN - La Parigi-Dakar, da sempre sinonimo di motori potenti, mezzi specializzati e team tecnici alle spalle, vedrà per una ventina di giorni anche due amici veneziani a bordo di una Fiat Panda 4x4 del 1980, appositamente preparata per l'esperienza.
    A bordo ci saranno Vladimir Grigoriev, 30 anni, e un suo coetaneo che vuole rimanere anonimo, appassionati di viaggi avventurosi e prove estreme, che partiranno da Venezia venerdì 24 gennaio.
    "Era un nostro sogno nel cassetto - racconta Grigoriev, che è imprenditore della ristorazione nella città lagunare - partecipare alla Parigi-Dakar; tuttavia con poco budget e senza grandi sponsor diventava un'impresa ancor più ardua. Abbiamo deciso di provarci ugualmente, con quello che abbiamo, e la fortuna si è messa dalla nostra parte. Da un cercatore di tartufi del centro Italia abbiamo acquistato la Panda storica, e un media partner locale si è fatto avanti per sostenerci.
    Siccome la nostra partenza sarà da Venezia, il portale 'veniceinsiderguide.com' ci supporterà economicamente in cambio del suo logo sulla Panda».
    La Panda 4x4 coprirà quasi 6.000 chilometri del tragitto, ed è stata sottoposta a revisioni a carrozzeria e meccanica, nel garage dei due amici a Mestre. "Abbiamo rinforzato le sospensioni, aggiunto protezioni al motore e ai filtri dell'aria per la sabbia, montato pneumatici speciali. Avremo con noi un frigo per l'acqua fresca, derrate alimentari a sufficienza e una tenda da tetto per quando dovremo fermarci a dormire lungo il tragitto", spiegano.
    Dopo la partenza da Venezia, i due amici attraverseranno l'Alta Italia per raggiungere la Francia, da dove inizierà ufficialmente la sfida, oltrepassando lo stretto di Gibilterra.
    Non parteciperanno come concorrenti alla Parigi-Dakar, ma seguiranno il percorso parallelo della categoria auto dedicata agli appassionati. I due hanno deciso di dedicare questa avventura a una causa benefica e umanitaria, a sostegno delle popolazioni che vivono nei villaggi del Senegal. "La Panda non tornerà a casa - conclude Grigoriev- perché il nostro rientro sarà con volo aereo al termine del tour; ma se arriveremo nella capitale del Senegal con il sorriso, per noi sarà stata già una vittoria incredibile". (ANSA).
   

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