(ANSA) - PADOVA, JAN 16 - Un sistema di comunicazione che una
sonda lanciata dalla terra può utilizzare per trasmettere le
osservazioni svolte durante il passaggio intorno all'eso-pianeta
"Proxima Centauri B" di Alpha Centauri, il sistema stellare più
"vicino" al nostro. La proposta è stata elaborata da un team di
ricerca dell'Università di Padova, il Padua Quantum Technologies
Research Center, coordinato da Paolo Villoresi, del Dipartimento
di Ingegneria dell'Informazione, e recentemente pubblicato nella
rivista "Physical Review Research" dell'American Physical
Society.
Lo studio indica come dimensionare il sistema ottico che
invierà i messaggi luminosi con i dati, come realizzare
effettivamente gli emettitori e, infine, con quale protocollo
trasmettere i dati, considerando l'enorme distanza (4,3 anni
luce) dalla terra, circa 40 milioni di miliardi di chilometri.
"Lo schema di comunicazione - spiega Villoresi - prevede
l'invio di una sonda a forma vela, spinta da un potente fascio
laser dalla terra, e che può raggiungere il 20% della velocità
della luce. In questo modo compie la distanza fino a
destinazione in 20 anni. Una volta su Proxima centauri B,
utilizzando trasmettitori molto sottili e posti sulla superficie
della vela, il messaggio viene trasformato in impulsi luminosi
che costituiscono un fascio conico, con una ampiezza molto
ridotta. Questo fascio permetterà di comunicare le osservazioni
'registrate' dalla vela nell'arco di qualche settimana. In
sostanza, un 'telefono' interstellare che dallo spazio chiama a
casa".
Sullo studio hanno operato esperti di comunicazione
quantistica spaziale, di nano ottica e nanofabbricazione e di
sistemi di telecomunicazione. Il contesto è quello del progetto
internazionale "Star Shot", supportato da Breakthrough
Initiatives, una fondazione privata con sede negli Usa che
finanzia progetti sul tema della ricerca della vita
nell'universo. (ANSA).
Un 'telefono' interstellare può chiamare la terra dallo spazio
Qualche settimana per ricevere dati da Alpha Centauri