Veneto

L'architettura guarda all'adattamento nella nuova Biennale

Diversi tipi di intelligenza uniti nella 19/a Mostra di Venezia

L'architettura guarda all'adattamento nella nuova Biennale

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 11 FEB - Capire come l'architettura possa passare dalla mitigazione all'adattamento, e cosa si possa fare concretamente sul pianeta, a partire dalla laguna, in un momento storico in cui il clima diventa sempre meno clemente. Un invito a diversi tipi di intelligenza a lavorare insieme per ripensare l'ambiente costruito. Ruota attorno a questi concetti 'Intelligens. Natural. Artificial. Collective', la 19/a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, curata da Carlo Ratti e organizzata dalla Biennale, in programma tra Giardini, Arsenale e Forte Marghera da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025.
    L'idea, ha specificato Ratti stamani nel corso della conferenza stampa di presentazione, è rendere la Biennale un "laboratorio dinamico. Ci saranno più di 750 tra architetti, ingegneri, matematici, filosofi, artisti, scrittori, intagliatori, stilisti - ha rilevato -. L'adattamento richiede inclusività e collaborazione, questo è ciò che vogliamo sperimentare".
    Saranno 66 le partecipazioni nazionali, che organizzeranno le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (26), all'Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Azerbaijan, Oman, Qatar, Togo. Il Padiglione Italia, alle Tese delle Vergini in Arsenale, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto 'Terræ Aquæ. L'Italia e l'intelligenza del mare'. Tra i progetti speciali c'è 'Margherissima', presentato all'interno della Polveriera austriaca di Forte Marghera a Mestre, che si concentra sul territorio contaminato situato nei pressi del Ponte della Libertà.
    Il lavoro di Ratti, ha sottolineato il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, "è già compiuto, la sua mostra è la mostra della Biennale di Venezia. Voglio segnalare il contenuto di un'esigenza - ha sottolineato -, quella di aiutare noi stessi, di confrontarci, di avere un confronto continuo da un punto squisitamente politico, perché tra la terra e il mondo ci sono la polis, l'abitare, il senso stesso di un dovere che ci riguarda", ha concluso. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it