Veneto

Congiuntura Venezia-Rovigo, flettono principali indicatori

I dati Unioncamere del secondo trimestre 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 04 AGO - Sono negativi i dati diffusi da Unioncamere Veneto sull''andamento economico del secondo trimestre 2023, nelle province di Venezia e Rovigo, anche se in maniera meno accentuata rispetto ai dati regionali. A livello complessivo veneto si evidenzia una variazione congiunturale negativa dell'1,3% (-4,5% il dato destagionalizzato) della produzione industriale, un confronto su base tendenziale del -4% ed una contrazione del fatturato del -3%,.
    Anche nella Città metropolitana di Venezia e in provincia di Rovigo i dati sono in flessione per tutti gli indicatori, ma con andamenti mediamente migliori rispetto a quelli regionali. Per quanto riguarda le aspettative per il terzo trimestre, si riduce la quota di imprenditori ottimisti a confronto con il trimestre precedente, ma il saldo rimane comunque positivo, soprattutto per i rodigini. Nel secondo trimestre 2023, rispetto al medesimo periodo 2022, si registra a Venezia un rallentamento dell'attività delle imprese dell'industria, con andamenti di poco migliori rispetto alla media regionale. La produzione segna un - 3,9%, il fatturato -2,6%. Gli ordini interni registrano un -4,1% tendenziale, quelli esteri un -2,3%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 72%, mentre i giorni di produzione assicurati a fine trimestre sono 54. Riguardo al futuro, il 43% degli imprenditori prevede comunque un aumento della produzione, mentre il 18% ne prevede una diminuzione. Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 49% degli imprenditori e per il 41% con riferimento agli ordini interni, per i quali si rileva però una pari quota che li prevede stazionari.
    Leggermente più ottimistiche le stime per gli ordini esteri, previsti in aumento per il 44% degli intervistati. La quota di imprenditori ottimisti per tutti gli indicatori è in calo rispetto al primo trimestre 2023.
    Nella provincia di Rovigo si registra una produzione in contrazione del 4,6% rispetto all'anno precedente, con il fatturato totale in diminuzione del 2,7%. Gli ordini interni registrano un -3,6% tendenziale mentre per quelli esteri la contrazione è più contenuta, al -1,0%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 65% e i giorni di produzione assicurati a fine trimestre sono 65. Le prospettive degli imprenditori rodigini sono positive sia per quanto riguarda la produzione, per il 43% degli stessi, sia per quanto riguarda la crescita del fatturato, indice che vede salire la quota di ottimisti intervistati al 48%. La tendenza degli ordini interni, invece, sarà positiva solo per il 34% degli intervistati e stazionaria per il 42%. Infine, in merito agli ordini esteri, il 64% del campione li stima in crescita mentre il 25% degli imprenditori intervistati ritiene che rimarranno stazionari.
    Attenzione: Questo messaggio è stato inviato da un mittente esterno all'agenzia ANSA. Si prega di fare attenzione ad eventuali collegamenti o allegati presenti, verificando la riconoscibilità della fonte. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it