Sanità Veneto:più autonomia per pazienti malati di Parkinson

(ANSA) - PADOVA, 04 LUG - Innovazione sotto il segno della progressione tecnologica e culturale. L'Unità operativa complessa di Neurologia dell'ospedale "Immacolata Concezione" di Piove di Sacco (Padova), diretta dal dottor Edoardo Mampreso, dispone di una terapia innovativa, disponibile da pochi mesi in Italia e in pochi ospedali del Veneto, capace di migliorare la qualità di vita del paziente colpito da malattia di Parkinson.
    L'ambulatorio dedicato ai disturbi del movimento si avvale di un intervento multidisciplinare della malattia coordinato dal neurologo Carlo Borsato, l'infermiera specialista dei disturbi del movimento, Sofia Cacco, e l'infermiera 'case manager' Erika Pesce.
    Nella pratica, si tratta di una infusione sottocutanea continuativa del farmaco fosf levodopa/carbidopa, riservata ai pazienti che hanno già sperimentato le prime fasi della malattia con terapia farmacologica orale, per controllare la fase complicata della malattia. Ossia quando all'interno della stessa giornata si alternano delle fluttuazioni motorie caratterizzate da blocchi imprevedibili o da un eccesso disturbante di movimento.
    Il paziente viene accompagnato, a partire dalla fase di preimpianto ospedaliera, nell'acquisire l'autonomia necessaria a gestire la pompa di infusione sottocutanea a domicilio, ricaricando il serbatoio della pompa con la quantità di farmaco prescritto dal medico. L'infusione praticamente continuativa h24 garantisce una maggiore stabilità delle capacità motorie.
    L'innovazione viene proposta e applicata su pazienti selezionati che rispondono a determinate caratteristiche.
    "Abbiamo iniziato a somministrare questa metodica sui primi pazienti, che hanno dimostrato, unitamente ai familiari, un notevole gradimento - commenta Mampreso - anche perché l'innovazione è accompagnata da un training dell'assistito, che impara in poco tempo come autogestirsi, nell'ottica di un investimento in autonomia personale". (ANSA).