(ANSA) - PADOVA, 29 AGO - E' l'azienda universitaria
ospedaliera di Padova il centro di riferimento in Italia, ed uno
dei massimi in Europa, per il trattamento e la cura del cancro
dell'esofago. Lo dimostrano i dati presentati dalla Chirurgia
Generale 1 dell'ospedale patavino, diretta dal prof Michele
Valmasoni (subentrato a Stefano Merigliano).
Il bilancio dell'attività è stato illustrato dal direttore
generale dell'azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben. L'unità
diretta da Valmasoni è anche centro regionale di riferimento, e
centro europeo di riferimento nell'ambito delle malattie rare.
Quello dell'esofago è un tutore particolarmente impattante,
con 2.400 casi all'anno in Italie e circa 1.900 decessi. Si
tratat quindi di una patologia ancora con alta mortalità, e con
un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 12% nei maschi, del 17%
nelle donne. "Oggi almeno l'80% delle esofagectomie - ha
ricordato Valmasoni - sono totalmente mini invasive". Inoltre,
su impulso della direzione aziendale "si stanno sviluppando
nuovi protocolli per migliorare il ricovero post intervento nei
tumori di esofago e stomaco". Non solo: l'unità della Chirurgia
Generale 1 di Padova ha anche sviluppato la procedura organ
sparing', che consente di ricostruire un tratto dell'organo e
garantire una migliore qualità di vita al paziente. (ANSA).
Sanità Veneto: Padova centro eccellenza europeo cancro esofago
Seimila pazienti trattati finora, 3500 le esofagectomie