(ANSA) - VENEZIA, 16 OTT - Tra il primo gennaio e il 30
settembre 2024 si sono già registrate 1.864 aggressioni al
personale medico e sociosanitario delle strutture regionali.
Rispetto agli anni precedenti, l'incremento è evidente. Nel
2020 si erano registrate 220 aggressioni, già salite a 663 nel
2021 e a 883 nel 2022. Ma è nel 2023 che si è registrato il
picco con 2.229 aggressioni. Questo dato indica chiaramente che
la pandemia ha contribuito a esacerbare tensioni che ora stanno
esplodendo con crescente violenza. Il personale sanitario ha
svolto un ruolo fondamentale durante l'emergenza Covid-19, ma si
trova ora a pagare il prezzo di una pressione costante e
insostenibile.
"I numeri - dice il presidente del Veneto Luca Zaia - non
lasciano spazio a dubbi: tra le persone aggredite, il 67% è
costituito da donne, una percentuale in linea con quella
osservata negli anni precedenti, a testimonianza del fatto che
il personale sanitario femminile è particolarmente esposto a
episodi di violenza. Tra le vittime, nel 2024, si contano già
1.244 donne e 620 uomini, una situazione estremamente critica in
cui la sicurezza sul lavoro è costantemente minacciata". (ANSA).
Sanità Veneto: nel 2024 sono stati aggrediti 1.864 addetti
Zaia, 'le donne sono il 67% delle vittime'