Veneto

Sanità Veneto: Radioterapia dell'Ulss 9 sempre più efficace

Grazie ai trattamenti "tattooless", "breath hold" e "adaptive"

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 18 OTT - Nel corso del 2024, i trattamenti radioterapici dell'Ulss 9 di Verona sono stati resi sempre più efficaci, sicuri e meno invasivi. L'Uoc di Radioterapia e Medicina nucleare dell'ospedale Mater Salutis di Legnago, diretta da Francesco Fiorica, è stata infatti completamente rivoluzionata nell'offerta terapeutica e garantisce tecniche e tecnologie all'avanguardia per soddisfare al meglio le necessità cliniche.
    Sistemi come Sentinel e Catalyst rendono possibile ricostruire la superficie 3D dei pazienti in tempo reale, eliminando così i tatuaggi per la radioterapia della mammella che tradizionalmente servono come punti di riferimento durante le sessioni di trattamento.
    Ad oggi sono circa 90 le donne che hanno evitato i tatuaggi grazie a questa tecnica, mentre 600 sono le persone che dalla sua introduzione hanno adottato la tecnica del "respiro trattenuto", che permette di dilatare la gabbia toracica, distanziando il cuore dalla mammella che viene trattata.
    Grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale e alla velocità con cui è possibile ottenere informazioni dosimetriche, la Radioterapia di Legnago offre percorsi di "adaptive radiotherapy", cioè di terapia che si adatta ai cambiamenti del corpo dei pazienti tra una seduta e l'altra. "Tutto ciò - spiega il dottor Fiorica - è stato realizzato all'interno di un percorso che ci vede impegnati a ridefinire costantemente gli standard della radioterapia-oncologica per garantire risultati sempre migliori e soprattutto sicuri, e insieme garantire un'esperienza di cura più umana e attenta alle esigenze di chi affronta la malattia neoplastica".
    Globalmente, spiega l'azienda sanitaria, non esiste oggi in medicina un approccio più scientifico e allo stesso tempo più pragmatico di quello che la radio-oncologia impiega per curare e guarire i tumori. "Ritengo indispensabile informare pazienti e pubblico in generale sull'efficacia e sui benefici dei nuovi trattamenti - conclude Fiorica -, affinché ci si possa sentire più coinvolti e rassicurati durante un eventuale percorso di cura". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it