Veneto

Inaugurato a Mirano nuovo reparto terapia intensiva ospedale

Lanzarin, "La sanità del Veneto cresce e si potenzia"

Redazione Ansa

(ANSA) - MIRANO, 16 DIC - "Un ulteriore tassello del percorso di rafforzamento della Sanità del Veneto, che cresce e si potenzia; un reparto importante, di cui abbiamo imparato a riconoscere la strategicità durante gli anni dell'emergenza pandemica, quando i posti in terapia intensiva furono fondamentali per salvare delle vite. Dal 2020 i posti letto attivabili in caso di emergenza nelle strutture ospedaliere della nostra Regione sono 171 in più rispetto ai 494 attivi a febbraio 2020. Un risultato corrispondente all'81% dei 211 complessivi ulteriori posti previsti dalla DGR 792/2020. I nuovi ambienti della Terapia intensiva di Mirano, dotati delle più avanzate tecnologie, costituiranno un punto di riferimento per i pazienti e i loro familiari, ma anche un presidio sicuro e confortevole per i medici e gli operatori sanitari, a cui va il ringraziamento della Regione del Veneto per il lavoro, l'impegno e la professionalità". Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, intervenendo alla cerimonia d'inaugurazione della nuova Terapia intensiva dell'ospedale di Mirano. Un appuntamento molto sentito a cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore dell'Ulls3 Edgardo Contato, il presidente della Conferenza dei Sindaci Andrea Martellato, il sindaco di Mirano Tiziano Baggio.
    Il nuovo Reparto, che potrà accogliere annualmente circa 280 pazienti, si trova nell'edificio OM 19 - piano terra, ed è stato costruito ex novo, con un investimento di quasi 3,5 milioni di euro, sui locali che già in precedenza ospitavano il servizio di Rianimazione. Si tratta di un'area di 562 mq dove sono stati messi a disposizione 8 posti letto fissi più un posto mobile, attivabile al bisogno, con 6 box per l'isolamento.
    "L'intervento realizzato, per il quale ringrazio l'Ulss3 Serenissima, i tecnici e tutte le maestranze, testimonia come l'attenzione della Regione sia sempre massima e come gli investimenti continuino in tutta la rete dei nostri 68 ospedali.
    Questo - ha aggiunto l'assessore - è un territorio importante, che in maniera lungimirante e attenta ha pensato di investire in un ospedale cosiddetto a due gambe, Dolo e Mirano, potenziando entrambi, perché l'obiettivo è avere una rete all'avanguardia e specializzata, che sappia rispondere alle acuzie, così come alle nuove sfide che la società contemporanea ci pone di fronte.
    Accanto al potenziamento della Rete sanitaria, ritengo importante evidenziare la nascita di una rete territoriale di prossimità, costituita da Ospedali e case di Comunità. Non è un caso che gli ultimi monitoraggi pongono la sanità del Veneto ai vertici delle classifiche a livello nazionale". (ANSA).
   

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