Veneto

Sanità Veneto: Urologia Iov, 400 interventi chirurgia robotica

Meno riammissioni postoperatorie in tutto il Veneto (0,74%)

Redazione Ansa

(ANSA) - PADOVA, 10 GEN - L'Urologia oncologica dello Iov ha raggiunto importanti traguardi nella chirurgia robotica, in particolare negli interventi di prostatectomia radicale e cistectomia con ricostruzione intracorporea, con oltre 400 interventi all'anno, trend in costante crescita.
    Queste innovazioni consentono un basso tasso di complicanze post-intervento per tumore maligno della prostata. Nel 2023, le riammissioni a 30 giorni dopo questo tipo di operazione sono state pari allo 0,74%, il dato più basso in tutto il Veneto. "L'alto numero di procedure eseguite ci ha permesso di diventare centro di riferimento e standardizzare la tecnica chirurgica - spiega direttore, Antonio Amodeo -. Questo è fondamentale per poter abbattere drasticamente le complicanze chirurgiche derivanti da un grosso intervento, e traiamo spunto da questi dati favorevoli per poter migliorarci ulteriormente".
    Anche la diagnosi del tumore della prostata all'Iov si avvale di tecnologia avanzata, con la biopsia prostatica con tecnica di "fusione", ossia in combinazione con un ecografo che è in grado di combinare le immagini della Risonanza Magnetica con quelle ecografiche. La zona segnalata dalla Rm come la più sospetta, dopo la fusione di immagine con l'ecografia compare come un "bersaglio" nell'immagine ricostruita e può essere agevolmente biopsiata.
    Il carcinoma della vescica oggi è la seconda neoplasia urologica più frequente dopo il tumore della prostata, e quando i trattamenti conservativi falliscono è necessario l'intervento di cistectomia radicale, cioè l'asportazione completa dell'organo. La cistectomia robotica con ricostruzione intracorporea consiste nell'asportazione completa della vescica e nella successiva ricostruzione di un serbatoio per l'urina utilizzando un tratto di intestino di circa 50 centimetri, senza tagliare l'addome ma eseguendo solo delle piccole incisioni. Il chirurgo controlla il robot tramite una console, utilizzando strumenti che consentono movimenti più dettagliati e una visualizzazione 3D ad alta definizione. "L'altissimo numero di procedure eseguite presso il nostro centro - aggiunge Amodeo - ci conferma centro di riferimento per questo intervento e centro Training; molti colleghi infatti vengono a farci visita o frequentano i nostri corsi per poter imparare le tecniche di ricostruzione più avanzate" L'Urologia dello Iov si distingue anche nel campo della ricerca: è infatti il primo centro al mondo per numero di pazienti arruolati nello studio di ricerca Oncofid-P-B, rivolto ai pazienti affetti da neoplasia vescicale ad altissimo rischio che desiderano preservare la propria vescica evitando la cistectomia radicale. Urologia e Oncologia 3 hanno attivato altri protocolli con l'intento di preservazione della vescica garantendo per ogni paziente un percorso di cura personalizzato.
    A questi si aggiungono protocolli di studio per il rene e la prostata. (ANSA).
   

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