Veneto

Oui Verona, chirurgia vascolare, stent di ultima generazione

Primi in Veneto e secondi in Italia con la nuova tecnologia

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 25 FEB - La medicina personalizzata ha fatto un altro passo avanti nell'ospedale di Borgo Trento di Verona.
    Succede nella sala operatoria della chirurgia vascolare, dove il direttore Gian Franco Veraldi e la sua équipe stanno utilizzando un nuovo dispositivo medico di ultimissima generazione.

Si tratta dello stent BeFlared, un innovativo stent metallico che permette di curare l'aneurisma (dilatazione anomala) dell'aorta toraco-addominale. Una patologia grave che richiede un complesso intervento chirurgico e che colpisce principalmente i maschi ultrasessantenni, spesso senza sintomi. L'avvertenza è di avere un regolare controllo dell'ipertensione arteriosa e dell'obesità.
    Da inizio febbraio, per agganciare l'endoprotesi aortica all'intestino e ai reni e riparare l'aneurisma, scongiurando la rottura del vaso, viene utilizzato uno stent di alta tecnologia e di recentissima produzione. L'Azienda Ospedaliera di Verona è la prima in Veneto e la seconda in Italia (dopo Genova) a utilizzarlo ed è già stato impiantato con successo su alcuni pazienti. L'importanza clinica di questo stent è che permette un posizionamento preciso e mirato sul punto da riparare. Fino ad oggi "l'adattamento" dello stent veniva fatto a mano dai chirurghi vascolari in varie fasi successive per permettere il corretto ancoraggio al vaso viscerale, il nuovo dispositivo invece si adatta da solo con poche semplici manovre chirurgiche, permettendo una significativa riduzione dei tempi operatori che si dimezzano passando da 5 a 2 ore circa.
    Con il nuovo stent l'intervento dura molto meno, non essendo più necessarie le manovre aggiuntive del chirurgo. Anche se si tratta di un intervento comunque complesso, il paziente è sottoposto ad un intervento chirurgico mininvasivo e più breve, comportando un'anestesia e un decorso post operatorio meno lunghi.
    Costi e formazione. Il fatto che si tratti di una procedura mininvasiva non deve far pensare ad un intervento "semplice".
    L'operazione è molto complessa e richiede una formazione specifica dei medici dell'equipe della Chirurgia Vascolare, che si caratterizza per l'età media intorno a 40 anni. Gli specialisti devono acquisire la manualità specifica per questa altissima tecnologia. Questo nuovo stent rappresenta un investimento maggiore ad esclusivo beneficio del paziente. Il costo è, infatti, il doppio rispetto allo stent tradizionale, che si aggiunge a quello dell'endoprotesi che ha un valore di circa 25 mila euro. In totale, il costo per ogni paziente è di circa 40 mila euro fra endoprotesi e 4 nuovi stent. (ANSA).
   

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