Veneto

Università Padova in rete con imprese per rilancio Delta del Po

Ricercatori dell'Ateneo studiano grande biodiversità dell'area

Università Padova in rete con imprese per rilancio Delta del Po

Redazione Ansa

(ANSA) - PADOVA, 10 MAR - L'Università di Padova e le imprese locali si mettono in rete per un progetto che ridisegna il Delta del Po. Sono stati attivati i percorsi condivisi di ricerca che coinvolgono le aziende locali e i docenti del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) dell'Università di Padova, impegnati nello studio della grande biodiversità del territorio e degli effetti del cambiamento climatico, e nella valorizzazione dei prodotti tipici, i mieli rari o il riso Igp, le eccellenze come le vongole e l'ostrica allevata con le maree.
    Nel progetto è prevista anche la realizzazione di un centro dedicato alla tutela della fauna selvatica.
    Quello del Delta del Po è un territorio unico, dalla straordinaria biodiversità, fuori dai circuiti turistici mainstream e oggetto di una riscoperta come meta di un viaggio lento, a contatto con la natura: è la più vasta zona umida italiana, è una delle aree in cui il cambiamento climatico sta imprimendo gli effetti più evidenti.
    Questa zona naturalistica viene messa così al centro di un progetto innovativo che mette in connessione il mondo dell'università e della ricerca e gli attori del territorio, aziende d'eccellenza in primis: "Le Mappe del Delta" è un percorso che nasce dal Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) dell'Università di Padova in collaborazione con Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po e Fondazione Goletta L.A.B. nell'ambito della terza missione, ovvero delle iniziative dedicate alla diffusione dell'attività di ricerca oltre i confini del contesto accademico.
    Nella prima fase docenti, ricercatori e personale tecnico del dipartimento, guide naturalistiche del Parco, imprenditori agricoli e ittici alla guida di realtà di eccellenza del territorio si sono messi in gioco per disegnare insieme nuovi percorsi. Alle attività di formazione per migliorare la comunicazione della propria ricerca e alle occasioni di dialogo e networking con stakeholder del territorio si sono affiancati tavoli di lavoro tematici per intercettare e attivare possibili progetti condivisi di ricerca e innovazione. Dalle produzioni alimentari d'eccellenza - fra cui le vongole minacciate dal granchio blu e l'ostrica rosa prodotta nella sacca di Scardovari, ma anche il riso e il miele del Parco del Delta - all'avifauna - con le quasi 400 specie di uccelli censite - fino alla tutela della fauna selvatica e allo sviluppo di una nuova offerta turistica ad essa connessa. (ANSA).
   

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