Veneto

L'estratto della Monarda aiuta a rallentare l'invecchiamento

Ricerca dell'Università di Padova, approccio 'green alla salute'

L'estratto della Monarda aiuta a rallentare l'invecchiamento

Redazione Ansa

(ANSA) - PADOVA, MAR 11 - Un aiuto al rallentamento dell'invecchiamento biologico, promuovendo un approccio "green" e sostenibile alla salute viene dall'estratto naturale di Monarda didyma L, pianta aromatica erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Labiate (Lamiaceae), oroginaria del Nord America.
    È quanto emerge da uno studio dai ricercatori del BioAgingLab dell'Università di Padova, diretto da Sofia Pavanello, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica "GeroScience", condotto in collaborazione con l'azienda Mibelle Biochemistry, con esperimenti in vitro e un trial clinico sui lavoratori dell'Ateneo tra 45 e 65 anni.
    "Le nostre ricerche - commenta Pavanello - hanno dimostrato come i partecipanti al trial abbiano mostrato un miglioramento significativo dei biomarcatori molecolari di invecchiamento biologico, oltre a riportare un miglioramento della qualità della vita, in particolare nell'ambito fisico, e i dati dei dispositivi fatti indossare per il monitoraggio hanno confermato una maggiore attività fisica e una qualità del sonno più elevata. Inoltre, i risultati biochimici suggeriscono un effetto positivo sui parametri infiammatori e renali, confermando il potenziale positivo dell'estratto di Monarda didyma L. come integratore per il benessere a lungo termine".
    La ricerca ha combinato uno studio in vitro: le analisi cellulari hanno rivelato che l'estratto è in grado di ridurre lo stress ossidativo, rallentare l'accorciamento dei telomeri e proteggere il Dna dai danni, contribuendo così a limitare la senescenza cellulare e a preservare la funzionalità endoteliale.
    Il trial clinico su 81 lavoratori dell'Università di Padova, monitorati per tre mesi con tecnologie avanzate, tra cui biomarcatori dell'invecchiamento biologico e dispositivi indossabili per l'analisi del sonno e del movimento. I partecipanti che hanno assunto l'estratto hanno mostrato un miglioramento significativo della lunghezza dei telomeri nei leucociti (Ltl) e una stabilizzazione dell'età epigenetica (DNAmAge), a differenza del gruppo placebo.
    "Il nostro studio - conclude Pavanello - si inserisce perfettamente nelle politiche di invecchiamento attivo e sostenibile, promuovendo approcci naturali e sicuri per migliorare la salute nel tempo e dimostra come la scienza, la natura e le biotecnologie applicate alla nutraceutica possano offrire soluzioni concrete e scientificamente validate per contrastare l'invecchiamento biologico proiettandoci verso un futuro sostenibile e longevo". (ANSA).
   

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