“Non dobbiamo aspettare un altro Mattia o un altro disastro che anche senza produrre dolore comunque produce ferite alla terra che ci ospita”. Così il presidente dell’Istituto di Credito Sportivo Andrea Abodi durante il suo intervento al convegno "L’urgenza di una transizione ecologica dal basso. Una cassetta degli attrezzi per il cambiamento", nell'ambito del Festival Francescano a Bologna. Il riferimento è alla “tragedia nelle Marche” che ha mietuto, contando il piccolo Mattia, 12 vittime. “Succedono ancora fatti del genere – ha riflettuto Abodi – Un bambino di otto anni che dopo otto giorni è stato ritrovato a 13 chilometri” dal punto in cui era sfuggito alla presa di sua madre. “Questo è un simbolo che deve rappresentare per ognuno di noi un atto di accusa da un lato e dall’altro” deve spingerci a lavorare per “un’agenda quotidiana per limitare i rischi che certe cose succedano”. “È bello – ha continuato – poter dire ‘l’urgenza della transizione ecologica partendo dal basso’, così come è importante poter dire e ‘abbiamo la cassetta degli attrezzi’. Anche nelle Marche avevano una cassetta degli attrezzi, ma non l’hanno usata, non l’hanno saputa usare. La cassetta degli attrezzi sono prima di tutto un portafoglio di progetti e successivamente le risorse finanziarie”. “Siccome le opportunità ci sono e la nostra coscienza ce le mette davanti sistematicamente, non dobbiamo aspettare un altro Mattia”, ha concluso.
In collaborazione con:
Fondazione Earth Day