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ANSAcom - In collaborazione con Confimprese
Nell' industria del tessile e della moda "il riciclo diventa un elemento fondamentale su cui lavorare nel futuro". Lo sottolinea il presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, in occasione del secondo Retail&Sostenibilità Summit di Confimprese, spiegando che "da tempo, all'interno delle aziende, ci sono riflessioni sul tema" della sostenibilità e della riduzione degli sprechi.
"Le aziende hanno imparato a produrre consumando meno", ma "è evidente che siamo di fronte a un iperconsumo e a una iperproduzione", aggiunge Tamborini, spiegando che nel mondo ogni anno si producono tra i 150 e i 180 miliardi di capi. E meno dell'1% viene riciclato come abbigliamento. Per questo, Smi ha voluto "costruire una struttura organica, creando il consorzio per l'economia circolare del sistema moda". Questo consorzio, che si chiama Retex Green ed è stato lanciato insieme alla Fondazione del Tessile Italiano, "diventerà, almeno per il mercato italiano, uno strumento fondamentale per la gestione del fine vita dei capi, accanto a tutte quelle operazioni di ecodesign, da un lato, e dall'altro, all'attività di ricerca tecnico-scientifica per far sì che la riciclabilità delle materie prime possa migliorare nel tempo". Bisogna intervenire, secondo Tamborini, affinché entro il 2030 "i prodotti tessili diventino durevoli, riparabili e riciclabili e il fast fashion non sia più di moda". Bisogna inoltre "favorire le tecnologie avanzate di riciclo disponibili per tutti, e che i produttori si assumano la responsabilità dei loro prodotti anche oltre il fine vita"ANSAcom - In collaborazione con Confimprese
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