Enrico Ruggeri, Irene Grandi e Matteo Romano sono stati i protagonisti della prima serata del Festival nazionale di Economia civile, in corso fino a domani a Firenze. Nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio Ruggeri ha moderato e cantato prima della Lectio civilis tenuta da Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali. A seguire sono saliti sul palco Irene Grandi e Matteo Romano. “L’attenzione verso gli altri – ha detto Ruggeri - è propria di chiunque scriva canzoni. Stesso discorso va fatto per l’inclusione, perché la musica e tende e mira a non dimenticare nessuno. Oggi viviamo in tempi nei quali il denaro è visto, troppo spesso, come un valore morale e quindi chi scrive canzoni può anche ricordare che una buona vita interiore è altrettanto importante dell’apparenza”. Maggior attenzione ai giovani è stata la richiesta di Matteo Romano. “Noi giovani – ha detto – chiediamo una nuova attenzione verso i problemi di tutti i giorni. Siamo qui al Festival per proporre una buona compagnia, perché è veramente importante per le nuove generazioni capire quanto sia importante stare insieme. La musica può sicuramente aiutare a creare condivisione. L’economia civile si pone in questo contesto inclusivo con un grido forte e preciso”. Parlando poi della condizione dei giovani, che sembrano apparire lontano dalla politica, Romano ha detto di non credere che sia vero “perché noi giovani stiamo sentendo molto il momento politico del nostro Paese e ci dobbiamo far sentire, portando una ventata di aria fresca”.
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Festival Economia Civile