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Ocse: migliora qualità della vita, ma forti disuguaglianze

Quasi 40% famiglie a rischio povertà senza 3 mesi di redditi

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 09 MAR - Il benessere e la soddisfazione per la propria vita sono aumentati, negli ultimi dieci anni, secondo il rapporto 'How's life' dell'Ocse, ma le disuguaglianze persistono con "insicurezza, disperazione e un senso di disconnessione colpiscono parti significative della popolazione". Quasi quattro famiglie su dieci, nei paesi Ocse, sono "finanziariamente insicure" e sarebbero a rischio povertà se dovessero perdere tre mesi di reddito. La povertà relativa riguarda il 12% della popolazione, ma quasi il doppio (il 21%) fa fatica ad arrivare a fine mese. Il reddito mediano è calato del 4%, dal 2010, mentre persistono le disuguaglianze di reddito: il 20% più ricco guadagna oltre cinque volte di più del 20% più povero. Inoltre le donne guadagnano il 13% in meno degli uomini, pur lavorando tra impieghi retribuiti e cura della casa e della famiglia mezz'ora in più al giorno.
    Peggiorano, poi, alcune dimensioni della vita, come le relazioni tra le persone e tra i cittadini e il governo. Un abitante ogni undici indica di non avere amici o parenti a cui rivolgersi in caso di bisogno e meno di metà della popolazione (il 43%) ha fiducia nelle istituzioni.
    I progressi, che portano l'Organizzazione a vedere comunque un miglioramento nel benessere, spaziano dall'aumento della speranza di vita (fino a oltre 80 anni, 14 mesi in più rispetto al 2010) al tasso di omicidi calato di quasi un terzo e al tasso di occupazione (salito di 5 punti). Quasi otto adulti su dieci, tra il 25 e i 64 anni, hanno lavori retribuiti. (ANSA).
   

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