(ANSA-AFP) - BILLUND, 19 MAR - Entro il 2030 i mattoncini
della Lego saranno sostenibili. Il costruttore danese di
giocattoli si prepara a far fronte a una possibile rivolta
globale contro la plastica. Già oggi, secondo una ricerca di Ndp
citata da Afp, il 47% dei consumatori nel mondo ha deciso di non
comprare un giocattolo per Natale per motivi legati alla
sostenibilità.
"Con pezzi virtualmente indistruttibili e riutilizzabili per
generazioni, Lego - il cui nome viene dal danese Leg Got, gioca
bene - ha sempre avuto la sostenibilità come leitmotiv",
dichiara il responsabile della sostenibilità della Lego, Tim
Brooks a France-Presse. Dal 2018, il gruppo produce alcuni pezzi
in polietilene creato a partire dalla canna di zucchero, una
plastica vegetale ma che non è biodegrabile, perché i pezzi sono
fatti per durare molti anni.
A oggi sono 80 gli elementi della Lego fatti in polietilene
sostenibile, il 2% del totale, e sono soprattutto alberi, foglie
e piante che non necessitano della stessa tenuta dei mattoncini
classici. Ma la società continua le sperimentazioni di materiali
per far sì che i mattoncini del futuro siano fatti o con
materiali di origine vegetale o materiali riciclati.
"Vogliamo usare la plastica in modo responsabile",
sottolinea Brooks, e trovare materiali con le stesse
caratteristiche fisiche di quelli vecchi in modo che non si noti
la differenza e ci si possa giocare insieme". I mattoncini sono
ancora compatibili con quelli degli anni Cinquanta e l'azienda
stima che il 96% delle persone conserva i suoi kit o li passa ad
altri bambini quando non ci gioca più.
Lego ha anche un programma per destinare i giocattoli di
seconda mano ai bambini meno fortunati e afferma di reimpiegare
nella produzione i propri rifiuti in plastica. Inoltre ha
avviato una collaborazione con il Wwf fin dal 2014 per ridurre
la propria impronta ecologica e dal 2017 si affida a fonti di
energia rinnovabile.
Secondo l'associazione ambientalista Surfrider Europe, la
Lego dovrebbe però guardare anche al prodotto finale perché
sostituire un tipo di plastica con un altro non riduce le
emissioni. "Cambiare il tipo di plastica non è una rivoluzione,
in termini nè inquinamento nè di emissioni", ha dichiarato la
portavoce di Surfrider Europe Antidia Citores.(ANSA).
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