(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Per gli italiani sono l'occupazione e
la salute le sfide principali da affrontare per ripresa del
Paese dopo il lockdown. Lo rivela un sondaggio condotto nella
prima settimana di maggio da Bva Doxa per l'ASviS sull'impatto
della crisi da Covid-19 sui 17 Obiettivi dell'Agenda 2030.
A due mesi dall'inizio dell'emergenza pandemica, il 46% degli
intervistati ritiene che il lavoro e la crescita economica (Goal
8) siano le priorità dell'azione politica, il 44% privilegia la
salute e il benessere (Goal 3), il 21% il consumo e la
produzione responsabili (Goal 12), il 20% il cambiamento
climatico (Goal 13) e le azioni a favore di imprese, innovazione
e infrastrutture (Goal 9). La tutela degli ecosistemi marini
(Goal 14) e terrestri (Goal 15) rappresenta una priorità solo
per, rispettivamente, il 10% e il 3% degli italiani.
"Con le risorse straordinarie impegnate dal Governo e
dall'Unione europea - afferma il portavoce Asvis, Enrico
Giovannini - abbiamo la possibilità di riprogettare il futuro
del Paese e rispondere alle preoccupazioni delle persone. Serve
un piano per rafforzare la resilienza, la sostenibilità e
l'equità, utilizzando una visione sistemica delle varie
politiche che eviti di disperdere le risorse. Lo dobbiamo ai
giovani, su cui ricadranno le nostre scelte di oggi".
Le posizioni espresse nel corso del sondaggio variano
significativamente in relazione all'area geografica di
residenza. In Lombardia, ad esempio, il 27% degli intervistati
ritiene prioritario ripartire dal sostegno alle imprese (Goal
9), a fronte di un 15% dei residenti al Sud e nelle isole. La
lotta alla povertà (Goal 1) e la riduzione delle disuguaglianze
(Goal 10) sono invece ritenute più importanti nel Mezzogiorno
rispetto al resto del Paese. Per quanto riguarda le diverse
fasce d'età, dal sondaggio emerge che per le persone di età
inferiore ai 34 anni la parità di genere (Goal 5) e la tutela
degli ecosistemi marini (Goal 14) sono considerati decisamente
più importanti rispetto a quanto valutato dagli over 65. Infine,
per gli elettori di sinistra il tema delle disuguaglianze è
considerato particolarmente importante, mentre per quelli di
destra lo è quello che riguarda le imprese, l'innovazione e le
infrastrutture.
L'indagine, che si inserisce in una più ampia ricerca dal
titolo "L'impatto del coronavirus sul general public:
percezione, atteggiamenti e abitudini degli italiani a fronte
della diffusione del Covid-19", rivela che solo il 15% degli
italiani conosce l'Agenda 2030 dell'Onu e i 17 Obiettivi di
sviluppo sostenibile, sottoscritta da tutti i Paesi dell'Onu nel
settembre del 2015. Tuttavia, si rileva che nelle città italiane
con oltre 500mila abitanti la percentuale di persone informate è
doppia (24%) rispetto ai centri fino a 30mila abitanti (12%) e
che gli intervistati con un livello alto di istruzione sono più
informati (21%) sull'Agenda 2030 rispetto a chi ha un'istruzione
media (12%) o bassa (11%). (ANSA).