(ANSA) - ROMA, 25 FEB - E' tutto italiano il nuovo metodo
green per produrre il grafene e un dispositivo ad alta
efficienza per le telecomunicazioni a banda larga: a svilupparli
i ricercatori dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit) e del
Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni
(Cnit) di Pisa, nell'ambito dell'iniziativa europea Graphene
Flagship. I risultati sono descritti sulle riviste Acs Nano e
Nature Communications.
Il programma Graphene Flagship ha l'obiettivo di sviluppare
nuove soluzioni ad alto contenuto tecnologico per favorire la
competitività dell'Ue sui mercati internazionali. Camilla
Coletti dell'Iit e Marco Romagnoli del Cnit hanno coordinato i
lavori, a cui ha partecipato anche l'Università di Cambridge nel
Regno Unito. La nuova tecnica messa a punto riguarda la
realizzazione di cristalli di grafene dello spessore di un
atomo, e la loro integrazione su piattaforme fotoniche
industriali. Una tecnica che può essere usata in produzioni su
larga scala automatica.
"La nostra tecnica permette di ottenere singoli cristalli di
grafene, con eccellenti proprietà strutturali ed elettroniche,
esattamente dove servono. I cristalli di grafene sono poi
trasferiti nelle configurazioni più adeguate per realizzare
dispositivi fotonici, senza il rischio che si creino difetti",
spiega Coletti. I gruppi di ricerca italiani hanno applicato la
nuova tecnica di produzione alla progettazione di fotorilevatori
al grafene ad alta velocità. I dispositivi fotonici al grafene
consentono comunicazioni a banda ultra larga e una trasmissione
dati che supera la barriera dei 100 gigabit al secondo. "Nel
grafene quasi tutta l'energia della luce può essere convertita
in segnali elettrici - aggiunge Romagnoli - Una caratteristica
che permette di ridurre enormemente il consumo di energia e
massimizzare l'efficienza dei dispositivi per le
telecomunicazioni". Rispetto ai dispositivi classici, che
presentano limitazioni in termini di dimensioni e costi, i
dispositivi in grafene permetterebbero di ridurre il consumo
energetico, rendendo più verde il futuro delle
telecomunicazioni. (ANSA).