(ANSA) - ROMA, 13 DIC - Più trasparenza, maggiori regole ed
alcuni risultati significativi. Così in estrema sintesi,l'ASviS
tira le somme sull'accordo raggiunto alla Cop26 di Glasgow e
lancia un appello sugli impegni presi ed il lavoro da svolgere.
"I risultati di Cop26 non vanno disprezzati ma hanno
segnato un salto di qualità nella presa di coscienza
della crisi climatica", spiega Marcella Mallen, sottolineando
l'impegno comune sulla trasparenza nel rendicontare le
emissioni, "il libro delle regole che consente di introdurre il
sistema del mercato globale del carbonio", "come significativi
sono gli impegni globali come quelli sulla deforestazione".
Ora, sottolinea ASviS, è fondamentale il ruolo che l'Italia può
e deve continuare a svolgere in Europa, nei consessi
internazionali, nel G7 e nel G20, affinché attraverso la
diplomazia vengano
risolte le criticità che ancora non sono state sciolte dalla
COP26 e le difficoltà che
possono ancora verificarsi sul percorso.
"Senza lasciare nessuno indietro e nessun Paese indietro",
sottolinea la presidente di ASviS.
sottolineando l'importanza di "una nuova narrazione della
transizione come opportunità di sviluppo e non come un "costo",
in risposta a una
forte spinta di convergenza della volontà sociale che va
sostenuta e consolidata affrontandola nella sua molteplice
complessità. Un ecosistema protetto,
sostenibile e resiliente è in grado di produrre più ricchezza e
reddito di un ecosistema insicuro e debole: questo è un concetto
chiave che deve raggiungere ogni cittadina/o e ogni impresa".
"L'Italia -dice- può e deve dimostrare attraverso il
suo impegno, anche nel quadro nazionale, che realizzare gli
obiettivi climatici e
ambientali è possibile, ed è possibile farlo creando nuove
possibilità di prosperità
economica e migliorando benessere ed equità sociale". (ANSA).