(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Un dipendente italiano su quattro
intervistati, il 23%, ritiene che la propria azienda abbia
adottato negli ultimi tre anni una politica contro il divario
retributivo di genere, a favore di diversità e inclusione,
secondo la ricerca "People at Work 2022: A Global Workforce
View" dell'Adp Research Institute. L'indagine si è svolta su
circa 33.000 lavoratori in 17 paesi, di cui circa 2000 in
Italia.
L'atteggiamento delle aziende nei confronti della diversità,
dell'equità e dell'inclusione starebbe diventando "una questione
fondamentale per i lavoratori", secondo Adp. Lo studio ha
rilevato che tre quarti (75%) dei dipendenti prenderebbero in
considerazione anche la possibilità di cercare un nuovo lavoro
se scoprissero l'esistenza di un divario retributivo di genere
iniquo o l'assenza di una politica di diversità e inclusione
nell'azienda. E i maggiori sostenitori di queste politiche sono
i dipendenti più giovani (l'85% tra i 18 e 24 anni, contro il
61% degli over 55).
A giudizio dei lavoratori, il 46% delle aziende sostiene
l'importanza di queste politiche ma non ne ha mai implementata
una. E secondo il 19% del campione, la situazione è addirittura
peggiorata dal 2019. "Questa mancanza potrebbe causare una fuga
di talenti", secondo la general manager Adp Italia,
multinazionale americana di human capital management, Marcela
Uribe. (ANSA).