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ANSAcom - In collaborazione con Open Fiber
Dalle più innovative tecnologie per le comunicazioni quantistiche del futuro alla possibilità di monitorare terremoti, tutto usando le fibre ottiche: è possibile farlo a Open Factory, l'innovativo laboratorio nato a Roma dove testare e sviluppare nuovi prodotti per la rete e nuove soluzioni tecnologiche.
"Open Factory è un'area dove sono presenti tutti gli apparati presenti sulle reti, qui possono essere provati prima della messa in campo per verificarne il funzionamento", ha spiegato Francesca Parasecolo, responsabile Ingegneria e Innovazione Open Fiber, l'azienda nata nel 2016 per portare la rete a fibra ottica ovunque in Italia, dalle grandi città ai più piccoli borghi. Open Factory è una sorta di replica in scala ridotta dell'intera rete nazionale in cui è possibile anche sviluppare le tecnologie del futuro, come le comunicazioni quantistiche. "Ma Open Factory è anche un laboratorio a cielo aperto", ha aggiunto Parasecolo. Della sua rete fa parte, infatti, anche un piccolo comune italiano dove sono state implementate varie tecnologie. Beneficiando delle più innovative soluzioni di connettività il borgo è diventato un luogo dove testare servizi che vanno dal monitoraggio dei consumi energetici o applicazioni di realtà aumentata fino al cosiddetto fiber sensing, ossia l'uso delle fibre come una sorta di sensori capaci di rilevare segnali esterni, ad esempio movimenti del terreno dovuti a frane o terremoti. Di Open Factory esiste anche una sua replica digitale: un digital twin. "Abbiamo riprodotto in 3D tutti gli apparati che lo costituiscono e tutte le possibili configurazioni", ha aggiunto Parasecolo. "Una modalità - ha concluso - che ci permette di gestire il funzionamento di tutto i dispositivi o monitorarne i consumi. Un piccolo progetto che possiamo scalare in modo più ampio, ad esempio realizzare in futuro un digital twin dell'intera rete oppure dei singoli comuni italiani".
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