Organizzata dall'Ambasciata d'Italia al Cairo e dal Museo nazionale della civiltà egiziana (Nmec) presso la stessa struttura museale, martedì sera la "serata speciale" ha offerto ai visitatori sei postazioni di realtà virtuale utilizzabili con appositi visori che hanno immerso i visitatori tra edifici storici, monumenti e musei di Venezia, Firenze, Roma, Castel Del Monte e Benevento. Quest'ultima è la "città del legame simbolico tra l'Italia e l'Egitto grazie alla presenza del tempio dedicato al culto della dea Iside", come ha ricordato l'Ambasciatore d'Italia al Cairo, Michele Quaroni, presentando la nuova offerta a 360 gradi sulla città irpina.
Curato da Giulia Parenti con l'aiuto di Hani El Debuch per l'area Medio oriente e Nordafrica, oltre che al Nmec il museo virtuale farà tappa fino al 19 marzo dapprima al Museo Egizio, sempre del Cairo, e poi alla storica biblioteca di Alessandria.
Davanti ad oltre 400 persone, una cifra subita considerata da record per gli eventi del Nmec, l'inaugurazione organizzata assieme all'Istituto italiano di cultura è stata accompagnata da uno spettacolo di tarantella e tahtib, una danza egiziana che viene eseguita in occasione di matrimoni e altre feste, specialmente nei villaggi, ed è inserita nel patrimonio culturale immateriale dell'Unesco dal 2016. L'esibizione che "mescola tahtib e tarantella", ha sottolineato l'Ambasciatore Quaroni, è "uno degli esempi della straordinaria ricchezza del patrimonio culturale immateriale italiano ed egiziano, ma anche un simbolo di unione culturale nel Mediterraneo".
Quell'animatissimo insieme di danze e melodie del sud Italia, e soprattutto del Salento, che è la tarantella è stato interpretato da Luisa Russo assieme all'attore egiziano dall'Hany Hassan. Per aggiungerla al museo virtuale, la performance è stata filmata a 360 gradi dal suo Direttore Artistico, Iovino, già autore e produttore di numerose iniziative di livello internazionale.
Dal canto loro l'artista multimediale Lino Strangis e la performer Veronica D'Auria hanno messo in scena una performance che ha combinato tecnologie contemporanee, come la realtà virtuale, e la tradizione delle danze etniche egiziane fra cui una danza del ventre ispirata alla dea Iside.
Ai visitatori è stato proposto anche un "ring multimediale", installazione circolare digitale del Museo (dotata di pavimenti e pareti virtuali), dove per la prima volta sono passate immagini delle acque del Nilo e di un giro in feluca a 360 gradi realizzate dal direttore artistico.
Inoltre una mostra di foto scattate dallo stesso Iovino ha permesso di 'passeggiare' nelle città italiane del museo e del Cairo su una mappa 3D della capitale egiziana: un'opera artistica, quest'ultima, definita "unica" e volta a riprodurre la bellezza dei siti culturali più importanti Il Cairo.
Altro elemento della serata è stato l'"Heritage Mediterranean Night", un nuovo lavoro interattivo di realtà virtuale 3D sul patrimonio culturale comune tra Cairo e Roma, tra cui obelischi romani di origine egizia e la Piramide Cestia. Il direttore artistico del Museo virtuale ha anche presentato un video volto a sottolineare l'unicità e l'importanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale attraverso aforismi e frasi simboliche.(ANSAmed). (ANSA).